Trenta preziosi abiti di scena di
Milva, firmati da celebri stilisti, saranno esposti nella mostra
"La Rossa da Rossini. Milva icona di stile per un'arte che
cura", al Museo Rossini di Pesaro dal 13 al 27 marzo . Si tratta
di capi realizzata per la celebre cantante, morta nel 2021, tra
gli altri da Ferré, Versace, Armani e indossati nel corso della
sua carriera. Milva ha sempre concepito l'abito come parte
integrante del suo messaggio artistico. Grazie alla generosità
della prof. Martina Corgnati, figlia dell'artista, la donazione
degli abiti servirà all'avvio del primo progetto di cura con
l'arte intitolato appunto a Milva.
L'esposizione - promossa da Comune di Pesaro, Amat, Sistema
Museo, Qualia, MediCinema Italia, Christie's Italia, Boutique
Ratti, in collaborazione con Manichini Store, giunge per la
prima volta alla sua forma completa a Pesaro, Città Creativa
della Musica Unesco dopo la parziale anteprima a Sanremo in
occasione del festival. Il percorso si concluderà poi il 5
aprile al Teatro Franco Parenti di Milano, dove gli abiti
saranno offerti all'asta.
"Milva aveva quell'eleganza innata che nasce
dall'intelligenza, dal carattere e dall'indipendenza. Così fiera
e sensuale con la sua splendida chioma fulva, autentica e
teatrale, non era la tipica donna Armani, eppure a suo modo lo è
stata, interpretando i miei abiti, facendoli propri in maniera
sorprendente. Il suo fascino unico e la sua energia vitale sono
indimenticabili. Sono felice che un abito da lei indossato
faccia parte di questa esposizione: per il fine benefico e per
il ricordo di una donna e artista unica", ha dichiarato Giorgio
Armani.
L' Associazione no profit Qualia (destinataria della
donazione) e MediCinema Italia da anni operano in ambito di
neuroscienze e cineterapia. Con il ricavato dell'asta si
attiverà una rete di luoghi di cura per il miglioramento della
qualità della vita di pazienti fragili per malattie neurologiche
e psichiatriche e delle loro famiglie, anche attraverso
l'esperienza artistica. Il progetto prevede inoltre
l'identificazione di luoghi nel territorio in grado di
assecondare l'equilibrio tra essere umano e ambiente.
La mostra propone una varietà di stili che in qualche modo
rispecchia la grande versatilità di Milva, cantante e attrice,
protagonista della musica e del teatro a livello internazionale
capace di passare dalla musica leggera a Luciano Berio e ai
testi di Bertolt Brecht, diretta da grandi registi come Giorgio
Strehler e Werner Herzog. Fin dagli esordi è stata una icona di
stile, con i primi abiti realizzati per lei dall'amica Mila
Schon. Milva è stata inoltre una delle prime a indossare le
maglie a corazza disegnate da Gianni Versace. Con Gianfranco
Ferrè, conosciuto alla fine degli anni '80, c'è stata un
intensa amicizia, tanto che dal quel periodo è stata vestita
quasi sempre dallo stilista. Uno degli abiti, realizzati su
misura per lei, è stato donato alla Galleria del costume di
Firenze nel 1991. Risale agli anni '80 la conoscenza con Giorgio
Armani, affascinato dalla sua fisicità e dall'eleganza del
portamento. Infine Gai Mattiolo, il cui stile ironico e
sofisticato fu apprezzato dalla cantante, che e fu vestita per
anni anche dalla Maison Gattinoni.
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