Condensare l'emozione di un film in
un'immagine, per mantenerne intatto il fascino realizzando una
nuova opera d'arte tra colori e trasparenze: è un percorso che
stupisce per la precisione e la bellezza quello offerto dalla
mostra "Il cinema in vetro", allestita al Museo delle Mura dal
25 maggio al 5 settembre, in cui sono esposti i lavori
realizzati dagli allievi del corso triennale di Vetrate
Artistiche della Scuola d'Arte e dei Mestieri "Ettore Rolli" di
Roma Capitale.
A cura di Vanessa Ascenzi e Giovanna Chieppa, l'esposizione
presenta 25 opere, tra vetrate artistiche e complementi d'arredo
a tema - lampade, sgabelli, mobili e accessori - tutti ispirati
all'arte del cinema e in particolare alla cartellonistica
cinematografica, anche internazionale. Da La La Land all'Angelo
Azzurro, da Metropolis a Fumo di Londra, sono molti i film
storici le cui locandine artistiche (scelte per la loro
traducibilità in vetro, poi in base al disegno, all'autore e al
film) sono state tradotte in splendide vetrate che rispettano il
segno grafico e le dimensioni originali. Tutti i lavori esposti
dimostrano l'ottimo livello raggiunto dai 13 allievi del corso,
le cui età vanno dai 18 agli oltre 60 anni: dopo aver studiato
accuratamente grafici, cartellonisti, illustratori e tecnici
serigrafici che hanno lavorato per il cinema, questi
artisti-artigiani hanno realizzato le varie opere utilizzando al
meglio diverse tecniche di lavorazione del vetro (legatura a
piombo, grisaglia, Tiffany, mosaico, decalcomania e
vetrofusione) e scegliendo con cura i materiali. "Il vetro è un
materiale solo apparentemente ostico e non duttile: qui
dimostriamo che invece può raggiungere un livello di espressione
dell'immagine a cui non si è abituati", spiega all'ANSA la
curatrice Vanessa Ascenzi.
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