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Il Vallo di Diano, una terra antichissima da riscoprire

Il Vallo di Diano, una terra antichissima da riscoprire

15 paesi con molto da offrire tra storia, arte e gastronomia

26 settembre 2023, 21:00

di Patrizio Nissirio

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PADULA - L'intera valle e le sue montagne - da un lato gli Alburni dall'altro la catena della Maddalena - sono state letteralmente attraversate dalla Storia, passaggio da nord a sud cruciale per i romani, gli invasori Visigoti, i Borbone, i bizantini e gli importanti signori locali, come i Sanseverino: è il Vallo di Diano, nell'estremo sud della provincia di Salerno e in odor di Lucania, che conserva in sé le tracce del ricco passato passato. Prima fra tutte la straordinaria e colossale Certosa di San Lorenzo a Padula, la seconda più grande d'Europa dopo quella di Grenoble, che siede al centro della zona, decretata Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco dal 1998.
    Ma se la Certosa, con i suoi tesori - molti furono trafugati dai soldati napoleonici e andati purtroppo perduti - attrae visitatori (anche se non nei numeri che un tesoro del genere meriterebbe), la zona e i 15 paesi che la punteggiano ha molto da offrire tra antichità, tradizioni, gastronomia e - grazie a intraprendenti giovani della zona che rientrano dopo esperienze in altre regioni o all'estero - anche motivi d'attrazione nuovi e originali.
    "Vogliamo offrire qualcosa di diverso, che appartiene a questa terra ma che rischia di essere dimenticato - dice il padulese Francesco Ferrinho, che insieme a un socio, dopo aver studiato a Perugia, si è inventato 'Silentium' un liquore che utilizza le erbe alla stessa maniera in cui lo facevano i monaci certosini di Padula - Abbiamo creato questa startup e aspiriamo a convincere i proprietari di terreni abbandonati a lasciarci coltivare erbe tradizionali". E sempre a Padula, oltre a chiese in gran numero e un panorama mozzafiato, si può scoprire la casa-museo dedicata a Joe Petrosino, figlio di questo piccolo centro che rivoluzionò le tecniche investigative della polizia di New York, inferendo duri colpi alla mafia, prima di finire vittima di un agguato a Palermo. La sua storia, con grande abilità narrativa, viene raccontata dal pronipote Nino.
    Nello splendido Palazzo Padula, c'è chi invece è giunto qui da lontano, l'americana Melinda Borysevicz, che ha creato una residenza di artisti che qui vivono alcune settimane all'anno e creano nei modi più diversi. Chi sceglie di inerpicarsi per le antiche strade padulesi può decidere di fermarsi nell'accogliente hotel Villa Cosilinum.
    A Sala Consilina, invece, un altro giovane imprenditore ha creato Kasanna, azienda che stagiona ed affina formaggi locali: Nicola Memoli, che spiega di aver scelto di restare nonostante le grandi difficoltà. "Uniamo la tradizione ad una continua sperimentazione sui sapori", spiega.
    Ma c'è anche chi punta sul conservare la memoria e il calore unico delle tradizioni. A Casalbuono, alle porte della Basilicata, c'è il ristorante a casa 'Anna di Esterina', un'ex panetteria dove dallo scorso luglio si cena in maniera strepitosa in un ambiente letteralmente domestico: alla fine si fa inevitabilmente amicizia con i due proprietari, ma anche con chi passa per la stradina e si ferma a chiacchierare. Uno dei valori straordinari di questo spicchio di sud. Ad Atena Lucana, l'insediamento più antico del Vallo, si sta cercando di recuperare proprio il passato - con un progetto di memoria collettiva che punta a un archivio di comunità per la digitalizzazione del patrimonio culturale e favorire gli incontri tra residenti, artisti, studiosi e operatori.
    Nel Vallo di Diano si può anche vagare per le strade di Teggiano e le sue tante chiese - e anche un bel museo diocesano - e scoprire le storie legate al culto di San Cono, molto venerato dai locali. Nel bellissimo chiostro della chiesa della Santissima Pietà - insieme alla cattedrale di Santa Maria Maggiore, il luogo più spettacolare del paese - l'arte contemporanea si mescola con le atmosfere tardo quattrocentesche.
    Per chi ama la natura - accanto ai numerosi cammini tra valle e montagne - c'è il piccolo ma interessante Parco dei mulini di San Pietro al Tanagro (dove si possono visitare anche antichi mulini recuperati) oppure, a mezza costa, degustare vini nella splendida vigna dell'azienda Cantina Tempere. A Pertosa da vedere l'interessante Museo del Suolo, fonte di conoscenza di meraviglie vegetali ed animali della zona. A Polla, la 'porta del Vallo', sorge il Santuario di Sant'Antonio, decorato da preziosi affreschi anche nel chiostro, che per i fedeli ha un valore aggiunto: una statua di Sant'Antonio che nel 2010 iniziò a versare lacrime, evento riconosciuto come miracoloso dalla Chiesa cattolica. (ANSAmed).
   

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