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Cividale, essenza longobarda in musei

Cividale, essenza longobarda in musei

Da scoprire anche cimeli Grande Guerra e marionette di Podrecca

CIVIDALE DEL FRIULI (UDINE), 04 settembre 2018, 16:38

Redazione ANSA

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La ciminiera di Rubignacco a Cividale del Friuli, ha 130 anni e ha retto a 5 terremoti (fonte: Enzo Boschi) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La ciminiera di Rubignacco a Cividale del Friuli, ha 130 anni e ha retto a 5 terremoti (fonte: Enzo Boschi) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La ciminiera di Rubignacco a Cividale del Friuli, ha 130 anni e ha retto a 5 terremoti (fonte: Enzo Boschi) - RIPRODUZIONE RISERVATA

CIVIDALE DEL FRIULI (UDINE) - L'essenza longobarda di Cividale del Friuli (Udine) - riconosciuta dall'Unesco che ha inserito la città ducale nella lista dei siti patrimonio dell'Umanità - si respira nelle sale del Museo Archeologico Nazionale, con sede nell'austero palazzo dei Provveditori Veneti (sec. XVI, progetto di Andrea Palladio), dove si ammirano reperti del primo insediamento longobardo (secoli VI e VII), molti dei quali provenienti dai ricchi corredi rinvenuti negli scavi delle necropoli dei dintorni, nonché la seconda più importante collezione al mondo di monete d'oro longobarde.
    Conquistano ogni visitatore anche le delicate trame floreali e i volti magnetici delle vergini che spiccano dalle decorazioni a stucco del Tempietto Longobardo, cuore antico e pulsante del Monastero di Santa Maria in Valle. Vederle dal vivo è un'esperienza quasi mistica, così come non si può non restare affascinati dal Museo Cristiano e dal Tesoro del Duomo, dove l'Altare di Ratchis, datato tra il 737 e il 744 e voluto dall'omonimo Duca, poi Re dell'Italia longobarda, in onore del padre Pemmone, è ora fruibile nella sua forma originale.
    Un accurato studio sul monumento ha permesso di scoprire la tavolozza cromatica e le tecniche esecutive utilizzate per le decorazioni e, grazie a un allestimento museale multimediale permanente, si può assistere alla proiezione delle policromie originali sulla superficie dell'altare. Altro capolavoro è il Battistero di Callisto, primo Patriarca di Aquileia insediatosi a Cividale (731 d.C.), insieme con il Tesoro del Duomo, preziosa raccolta di oggetti di oreficeria e di uso liturgico, opere d'arte pittorica e scultorea, manoscritti e codici, preziosi paramenti sacri che raccontano la plurimillenaria storia cristiana della città. Tra le sorprese che il patrimonio museale locale riserva, una serie di cimeli, uniformi e armi originali degli eserciti operativi sul fronte italiano nel primo conflitto mondiale, ma anche le ricostruzioni accuratissime di una sezione di trincea e della linea ferroviaria militare a scartamento ridotto Cividale-Caporetto. Tutti pezzi da scoprire nel Museo della Grande Guerra, allestito in cinque sale della dismessa stazione ferroviaria. Una tappa nel mondo incantato dei burattini e delle marionette antiche la offre, invece, il Museo del Centro Internazionale "Vittorio Podrecca-Teatro delle meraviglie di Maria Signorelli". Uno spazio unico in Europa, dove hanno trovato casa le marionette di Vittorio Podrecca (1883-1959), grande impresario e regista italiano della centenaria "Compagnia dei Piccoli", originario di Cividale del Friuli e noto a livello mondiale, nonché alcuni burattini e fantocci realizzati da Maria Signorelli, artista, collezionista, intellettuale: l'intera collezione conta più di 2.000 fra burattini, marionette, pupi siciliani e napoletani, pupazzi, fondali di scena, copioni, teatrini e figure del teatro orientale, tutti beni culturali tutelati dal Ministero e datati XVIII-XX secolo.
   
   

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