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Estate, previsti 66 milioni di arrivi e 266 milioni di presenze

Estate, previsti 66 milioni di arrivi e 266 milioni di presenze

Demoskopika, stime prudenziali, possibili incrementi maggiori

ROMA, 18 aprile 2024, 17:44

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ben 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari al 2.1% e all'1.1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Segnano un nuovo incremento dei flussi turistici in Italia le previsioni sull'imminente stagione estiva Tourism Forecast Summer 2024 dell'istituto Demoskopika che l'ANSA pubblica in anteprima. A pesare maggiormente la componente estera: a optare per una destinazione italiana sarebbero 35,5 milioni di stranieri (+5% sul 2023) pari a poco più della metà del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 135,5 milioni di pernottamenti (+2.2%).

Secondo il presidente di Demoskopika Raffaele Rio, inoltre, il verificarsi di uno scenario "proattivo", potrebbe produrre un effetto rialzista sulle stime: 70 milioni di arrivi e 278,3 milioni di presenze con una variazione in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari all'8.8% e al 5.8%. Uno scenario più ottimistico che potrebbe consolidare il sorpasso anche rispetto al periodo pre-pandemico del 2019 con un incremento sia degli arrivi (+6.8%) che dei pernottamenti (+7.0%). "L'imminente stagione estiva - precisa Rio - si preannuncia promettente per il turismo italiano, con una crescita stimata sia degli arrivi che delle presenze. Nonostante l'Italia si collochi, inoltre, tra le destinazioni con il minore tasso di inflazione turistica, i costi crescenti in aree critiche come il trasporto aereo, però, rischiano di assorbire quasi interamente i benefici di una maggiore spesa turistica. In questa direzione, risulta quanto mai necessario adottare strategie non solo reattive ma soprattutto proattive. Una programmazione istituzionale più consapevole permetterebbe al sistema turistico italiano di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e alle aspettative dei turisti, garantendo che il comparto non solo cresca in quantità ma anche in qualità. E ciò - conclude Raffaele Rio - potrebbe generare un consolidamento più significativo rispetto ai livelli pre-pandemici e stabilire nuovi standard di successo per il turismo in Italia".

La spesa turistica prevista per l'estate in Italia supererebbe la soglia dei 43 miliardi di euro con una crescita stimata pari al 4% rispetto ai mesi estivi del 2023. L'effetto positivo, però, è rosicchiato quasi interamente dall'inflazione turistica: per i mesi estivi del 2024 si stima, infatti, che la dinamica dei prezzi nel turismo registri una variazione tendenziale in aumento pari al 3.5% rispetto all'anno precedente. "L'imminente stagione estiva - spiega Raffaele Rio, presidente di Demoskopika - si preannuncia promettente per il turismo italiano, con una crescita stimata sia degli arrivi che delle presenze. Ma nonostante l'Italia si collochi tra le destinazioni con il minore tasso di inflazione turistica, i costi crescenti in aree critiche come il trasporto aereo, però, rischiano di assorbire quasi interamente i benefici di una maggiore spesa turistica". A febbraio dell'anno in corso (ultimo dato disponibile), l'Italia si colloca tra le destinazioni europee con il minore tasso di inflazione turistica ideato da Demoskopika sulla base delle seguenti voci: servizi di trasporto, servizi ricreativi e culturali, pacchetti vacanza, servizi ricettivi e di ristorazione. In particolare, la crescita su base tendenziale del tasso di inflazione turistica del Belpaese è pari al 3.9%, preceduta soltanto dalla Francia (3.7%) e dalla Germania (2.9%). A condizionare al ribasso l'andamento dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) per il settore turistico italiano le voci riguardanti i "servizi ricreativi e culturali" (0.6%); a pesare negativamente, al contrario, i "servizi di trasporto" che con un'inflazione tendenziale pari al 5.6%, attribuiscono all'Italia, insieme alla Svezia (6.5%), la maglia nera dell'aumento dei prezzi. A confermare tale trend i dati relativi a marzo dell'anno in corso, con un tasso di inflazione turistica tendenziale calcolato da Demoskopika pari al 3.9%. Una crescita che si deve prevalentemente all'incremento dei prezzi dei servizi di trasporto (+8.2%) con in testa l'impennata del trasporto aereo che segna un rialzo rispetto a marzo dello scorso anno pari al 15.5%. A seguire, i pacchetti vacanza (+4.7%) e i servizi di alloggio (+6.0%) all'interno dei quali risalta il dato degli alberghi con un incremento tendenziale dei prezzi pari al 6.7%. Sono i prezzi dei voli nazionali, infine, con il 19.2% a crescere in modo più sostenuto rispetto ai voli internazionali (+7.3%). Stessa dinamica dei prezzi per i pacchetti vacanza nazionali che con +8.2% presentano un differenziale turistico di +9.7 punti percentuali rispetto ai pacchetti vacanza internazionali che, al contrario, registrano una flessione (-1.5%).

"Guerre, crisi e tutte le cattive notizie che quotidianamente ci affliggono non riescono a sconfiggere il pensiero positivo, la voglia di sognare. E cosa c'è di più fantastico di un viaggio? Ecco: il turismo è un viaggio che in molti ancora desiderano e realizzano, come dimostrano le promettenti previsioni per l'estate, che confermano come la meta italiana sia sempre ambita, anche grazie al lavoro di un governo che ha ridato credibilità internazionale all'Italia, tanto da attirare consistenti quote di turisti esteri". Lo dice all'ANSA la ministra del Turismo Daniela Santanchè commentando i dati sulle previsioni estive di Demoskopika, che parlano di quasi 66 milioni di arrivi e 266 milioni di pernottamenti. "I soddisfacenti risultati raggiunti fin qui e le stime per la bella stagione - aggiunge - sono senza dubbio incoraggianti e ci confermano che siamo sulla strada giusta, anche se c'è ancora tanto da fare, e lo faremo! Le politiche già messe in campo dal ministero hanno ridato fiducia alle imprese del settore che oggi riconoscono in noi un interlocutore serio e credibile, su cui fare affidamento. Ed è proprio agli operatori del comparto che vanno i meriti principali per le ottime prestazioni fatte registrare dal turismo: il loro lavoro, i loro sacrifici, la loro resilienza sono la linfa vitale dell'intera industria".

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