'L'Italia è questa' è il nuovo
progetto del regista e drammaturgo Edoardo Sylos Labini che
vuole far conoscere al grande pubblico l'Italia dei borghi e
delle piccole città di provincia, un museo a cielo aperto di
simboli culturali, storici e artistici. E lo fa con tre
docu-film dedicati a Potenza, Loano e Trino, realizzati con il
patrocinio e il contributo del ministero del Turismo. I
documentari, diretti dallo stesso Sylos Labini con la fotografia
di Andrea Chiarucci, sono un viaggio nei simboli identitari dei
3 comuni raccontati dal palco dei 'Festival Città Identitarie
2023' che l'estate scorsa hanno fatto tappa nelle piazze delle
tre cittadine. Sul palco della manifestazione si sono
avvicendati importanti ospiti, da Giancarlo Giannini a Gabriele
Lavia, da Federico Palmaroli in arte #Osho a Gabriele Cirilli,
oltre ai sindaci e agli operatori culturali del territorio,
attraverso le cui testimonianze è stato possibile scoprire i
personaggi e i luoghi che danno unicità a questi piccoli comuni.
A Potenza Ruggero Leoncavallo scrisse il melodramma 'Pagliacci',
tra i più rappresentati al mondo; Loano diede i natali alla
mamma di Giuseppe Garibaldi; e nel vercellese, a Trino, dove
Cavour pensò l'Italia, si stampò per la prima volta la Commedia
di Dante con la dicitura 'Divina'. Un progetto, quello delle
Città Identitarie, che racconta l'identità culturale dei
territori in modo pop e valorizza la bellezza e il patrimonio
culturale delle province italiane attraverso i libri, la musica,
il teatro e che ogni mese viene raccontato anche sulle pagine
della rivista 'CulturaIdentità'. "Perché l'Italia è questa -
commenta Sylos Labini - una penisola di sorprendente bellezza
formata al 90% da piccoli borghi e città di provincia tutte da
scoprire. E che presto diventerà un programma televisivo,
ispirato alle Città Identitarie d'Italia".
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