Riempire gli spazi davanti alla
piazza, valorizzare l'entrata e facilitarne l'accesso,
razionalizzare spazi e percorsi ma soprattutto trasformare il
concetto del museo in quello di un palazzo di vetro. Dove la
trasparenza possa cancellare quel confine tra vita e arte, tra
il cuore pulsante della città e l'interno della galleria. La
National Gallery è pronta ad aprirsi a questa nuova fase della
sua lunga stagione. Lo fa per il festeggiamento del suo
bicentenario, occasione per lanciare la seconda fase del suo
grande progetto di trasformazione.
E a raccontare questa avventura è arrivato a Roma il suo
direttore, Gabriele Finaldi, apprezzatissimo storico dell'arte,
museologo e curatore d'arte britannico di origine italiana, che
sovrintende e si cura della galleria dal 2015.
Il tempo, e il maltempo, consumano i musei: "Dobbiamo
prenderci cura dei nostri edifici, organismi vivi che raccolgono
e custodiscono tante opere d'arte" dice, ospite di Francesca
Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese di Roma. "A
volte si dimentica che noi direttori di musei siamo responsabili
non solo delle collezioni ma anche degli edifici che le
ospitano" premette Finaldi che ripercorre le alterne fasi di
trasformazione del museo britannico.
Al centro del nuovo progetto di ristrutturazione, firmato
dallo studio dell'architetta Annabelle Selldorf, c'è lo
spostamento del suo imponente ingresso principale, fatto di
colonnati e scale, verso l'ingresso laterale dell'ala Sainsbury
che "ne facilita anche l' accesso dalla strada". E poi tanti
altri lavori: il miglioramento dell'atrio e l'apertura di nuovi
spazi al piano terra, una galleria sotterranea per collegare gli
uffici del museo, nuovi spazi per accogliere bambini e famiglie,
la creazione di un nuovo centro di ricerca e una Members House,
la riqualificazione della piazza.
"I lavori - assicura Finaldi - stanno procedendo e quelli
relativi all'ala Sainsbury saranno terminati a coronamento del
bicentenario mentre nel 2030 sarà ultimata anche la parte finale
del progetto di ristrutturazione" ed espansione con il
rifacimento di un nuovo edificio acquisito.
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