(di Marzia Apice)
Dall'apporto di Gilardi al movimento
dell'arte povera all'occhio talentuoso di McCurry: sono alcune
delle mostre in programma in questa prima settimana del 2024.
PISA - In oltre 90 scatti un riassunto della produzione di
uno dei più importanti fotografi a livello internazionale: fino
al 7 aprile la mostra Steve McCurry. Icons, negli spazi degli
Arsenali Repubblicani. A cura di Biba Giacchetti, la mostra
propone al visitatore un affascinante viaggio dall'India alla
Birmania, dalla Mongolia all'Africa, fino in Italia alla
scoperta di etnie lontane con cui McCurry è entrato in contatto.
PADOVA - Nereidi e altre cosmogonie, personale del maestro
Nereo Petenello a cura di Barbara Codogno e Carla Ravazzolo, è
in programma dal 5 al 13 gennaio alla Loggia della Gran Guardi.
In esposizione una selezione della ricca produzione dell'artista
(Monselice, classe 1926), con un focus speciale sulle opere
polimateriche a soggetto femminile.
ROMA - Chiuderà il 7 gennaio, a Palazzo Merulana, la mostra
Tutti puzzle per l'arte 2003-2023 a cura di Bruno Aller e Marisa
Facchinetti. L'esposizione è un gioco d'arte che cresce da
vent'anni. Una collettiva iniziata nel 2003 con 27 artisti e che
quest'anno ne annovera 102. La mostra è composta da 102 tessere
comunicanti tra loro sull'esempio del cadavre exquis surrealista
in una sequenza sconosciuta alle artiste e agli artisti che
hanno lavorato al progetto.
ROMA - Al Museo delle Civiltà, fino al 4 febbraio, Villa
Lituania, mostra degli artisti Nomeda & Gediminas Urbonas a cura
di Matteo Lucchetti, focalizzata sul racconto delle vicende
legate all'edificio, confiscato dall'Unione Sovietica nel 1940 e
successivamente utilizzato come sede consolare russa.
L'installazione multimediale si propone come punto di partenza
per analizzare una storia di liberazione dall'occupazione e il
ruolo che vi ha svolto l'arte.
TORINO - Prosegue al PAV - Parco Arte Vivente fino al 28
aprile la mostra Car Crash. Piero Gilardi e l'arte povera, a
cura di Marco Scotini. La monografica, la prima di una serie
dedicata al fondatore del PAV per approfondirne l'opera seguendo
un ordine cronologico, ripercorre gli esordi della carriera
dell'artista esplorando gli anni che vanno dal 1964 al 1969, un
periodo fecondo durante il quale Gilardi diede un grande
contributo al movimento dell'arte povera.
MILANO - Una selezione di 24 opere pittoriche di dieci
artisti italiani e internazionali di generazioni diverse (Simon
Callery, Angela de la Cruz, Peggy Franck, Pinot Gallizio, Mary
Heilmann, Ilya & Emilia Kabakov, Andrea Kvas, Maria Morganti,
Farid Rahimi, Alejandra Seeber) compongono la mostra collettiva
Glitch, in programma fino al 27 gennaio a Bulding. A cura di
Chiara Bertola e Davide Ferri, la mostra rimanda al concetto di
"mera pittura" - nel senso di "bassa", "materiale" - e include
indifferentemente lavori figurativi e astratti.
LA SPEZIA - Due le mostre in corso al CAMeC della Spezia fino
al 14 gennaio: al piano zero del Museo la personale "Terra Cielo
Iperuranio" del duo Antonello Ghezzi, curata da Eleonora Acerbi
(una quindicina di opere rappresentative di un percorso
focalizzato sulla leggerezza e sulla magia); al primo piano La
Platea dell'Umanità di Sarenco, a cura di Giosuè Allegrini
(circa 170 opere che raccontano una carriera cinquantennale, a
loro volta affiancate da immagini e documenti bibliografici e
archivistici).
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