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Bergamo, Palazzo Moroni riapre al pubblico dopo il restauro

Bergamo, Palazzo Moroni riapre al pubblico dopo il restauro

Dal 22 novembre con video-racconti e proiezioni immersive

BERGAMO, 17 novembre 2023, 16:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Affidato nel 2019 al Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano, Palazzo Moroni è un edificio seicentesco nel cuore della città alta di Bergamo. Oggi, dopo tre anni di restauri, il Fai e la Fondazione Musei di Palazzo Moroni ne annunciano l'inaugurazione: il 22 novembre verrà aperto al pubblico l'intero edificio per visite con video racconti e proiezioni immersive. A giugno del 2020, proprio durante la pandemia che aveva duramente colpito la città di Bergamo, vennero aperti al pubblico i giardini e l'ortaglia, due ettari di campagna; poi a settembre del 2021 toccò a quattro sale con splendidi affreschi barocchi, i cui soggetti danno il nome alle sale dell'Età dell'oro, dei Giganti, di Ercole e della Gerusalemme liberata, realizzati dal pittore Gian Giacomo Barbelli, per le celebrazioni del 500esimo anniversario della nascita di Giovanni Battista Moroni. Il prossimo 22 novembre il palazzo verrà aperto integralmente con cinque ulteriori sale al piano nobile, caratterizzate da un allestimento ottocentesco (Sala Gialla, Sala Rosa, Sala Azzurra, Salottino Cinese e Sala Turca), e il mezzanino con il cucinone e l'appartamento utilizzato fino al 2009 dal conte Antonio Moroni, ultimo abitante della dimora. Si inaugurano, inoltre, gli spazi di accoglienza rinnovati, come la biglietteria con negozio, e nuovi servizi e strumenti di accompagnamento alla visita, a cominciare da un video-racconto con proiezioni immersive allestito nel cucinone, che narra - con la voce di Luca Micheletti - la storia della famiglia e del palazzo. I lavori di restauro, che hanno messo in sicurezza, conservato e valorizzato l'edificio grazie al sostegno di Regione Lombardia e al contributo di aziende e privati, hanno interessato anche i giardini, estesi con terrazzamenti panoramici ai piedi della Rocca civica fino all'ortaglia, e gli interni, straordinariamente conservati nelle decorazioni, negli arredi, negli oggetti e nelle opere d'arte della collezione di famiglia. Tra i capolavori restaurati spiccano tre ritratti di Giovanni Battista Moroni: 'Ritratto di Isotta Brembati', quello di Giovanni Gerolamo Grumelli, meglio noto come 'Il Cavaliere in rosa', e 'Ritratto di signora anziana'. Il Palazzo venne affidato al Fai a seguito di un accordo con la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, proprietaria del palazzo, istituita nel 2008 dal conte Antonio Moroni e oggi presieduta dalla figlia Lucretia che così spiega: "La profonda sinergia che si è instaurata tra la Fondazione Museo di Palazzo Moroni e il Fai ha permesso di coronare il desiderio di mio padre, rendere la nostra casa un bene comune per i cittadini di Bergamo e per tutti coloro che vorranno immergersi nel ritrovato splendore delle sale del Palazzo e dei suoi giardini". "La scelta di Antonio Moroni - commenta Marco Magnifico, presidente Fai - fa parte della storia più civile del nostro Paese dove ancora c'è chi ritiene che un gesto a favore della collettività sia un punto d'onore per il proprio nome e quello della propria famiglia". "Con la riapertura completa del Palazzo Moroni - dichiara Giorgio Gori, sindaco di Bergamo - il Fai e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni celebrano un significativo traguardo nel cuore di Città Alta, che rappresenta l'ennesimo appuntamento importante nell'ambito dell'anno speciale di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023".
   

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