La Galleria Continua del St. Regis di
Roma ospita dal 15 settembre al 21 ottobre 'Ferita', la prima
personale dell'artista francese JR. La mostra riunisce per la
prima volta i progetti, le diverse tecniche e le opere della più
grande e iconica anamorfosi - tecnica di distorsione di
un'immagine, riconoscibile solo da un'angolazione specifica - di
JR: le 'Brecce', diventate simbolo dell'inaccessibilità della
cultura durante il Covid. Realizzate a Roma e a Parigi nel 2021,
queste installazioni monumentali utilizzano l'anamorfosi per
rivelare ciò che è nascosto alla nostra vista. La personale
presenta le ultime vestigia di questi audaci collage, assieme a
un'esclusiva anamorfosi creata appositamente per la mostra e
dedicata a Roma. L'installazione 'La Ferita' è un'opera
monumentale, che rappresenta un gigantesco squarcio su Palazzo
Strozzi a Firenze. L'artista ha voluto materializzare la ferita
che il Covid stava infliggendo a tutti gli spazi artistici del
mondo. Tuttavia, il messaggio di JR era anche di speranza:
mentre la facciata del monumento veniva spaccata, rivelava il
colonnato del cortile del Palazzo, un'immaginaria sala
espositiva piena di opere d'arte e la biblioteca dell'Istituto
Nazionale di Studi sul Rinascimento. Attraverso la ferita, i
fiorentini confinati hanno potuto riconnettersi con il loro
patrimonio e ricordare che, a porte chiuse, i tesori della loro
città erano ancora vivi. Pochi mesi dopo, JR è stato invitato a
intervenire su Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia
nel cuore di Roma, durante i lavori di ristrutturazione; lo ha
fatto strappando la facciata dell'edificio con 'Punto di fuga',
un collage di proporzioni ancora più grandi, oltre 600 metri
quadrati. Prima ancora aveva ridisegnato l'intera topografia
dell'emblematica Spianata del Trocadero di Parigi: al posto di
una prospettiva iconica, i parigini e i turisti hanno scoperto
la Torre Eiffel seduta a cavallo di un enorme precipizio. JR ha
immortalato queste installazioni e i loro incontri con i
passanti; le immagini stampate sono state montate su Dibond per
affermare la linea di discendenza diretta che lega le fotografie
all'installazione.
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