Anche Threads, il social di Meta rivale di X, si apre agli sviluppatori. Il capo di Instagram, l'app su cui la nuova piattaforma si basa, ha spiegato che la società sta pensando a come dare agli sviluppatori un modo per integrare i loro servizi con Threads, che attualmente non prevede l'accesso alle cosiddette Api, le interfacce di sviluppo che hanno reso famoso Twitter negli anni. Secondo Adam Mosseri, la possibilità di lanciare le Api creerebbe sicuramente più "confusione" all'interno di Threads ma, al contempo, la renderebbe anche un'app più completa e utile per le persone.
Mosseri ha affermato che l'aspirazione a lungo termine del suo team è che Threads diventi "la piattaforma de facto per le conversazioni pubbliche online", il che significa che sia culturalmente rilevante e grande in termini di utenti. Per il manager, Threads ha la possibilità di superare X, ma sa che il social ha ancora molta strada da fare. Proprio nei giorni scorsi, Mark Zuckerberg aveva affermato che il social ha poco meno di 100 milioni di utenti attivi mensili e che mira a raggiungerne 1 miliardo nei prossimi due anni. Le affermazioni di Mosseri sono arrivate in risposta ad una conversazione su Threads tra utenti che si chiedevano quando gli editori avrebbero potuto automatizzare il lancio dei post, come avveniva su app di terze parti, come TweetDeck, prima che Elon Musk rendesse l'accesso alle Api dell'attuale X un servizio a pagamento.
Come ricorda Techcrunch, che ha ripreso le parole di Mosseri, ad oggi gli editori devono pubblicare manualmente i contenuti sul social di Meta, il che non è l'ideale per chi posta decine di articoli al giorno. "Novità come il lancio delle Api e l'avvento di un ecosistema di app di terze parti non spingeranno necessariamente il numero degli utenti mensili - scrive Techcrunch - ma offriranno agli iscritti la possibilità di esplorare la rete in modi alternativi".
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