ROMA - Avere un "male incurabile", un lavoro che ti porta in giro per il mondo, una famiglia e quattro figli, ma decidere per il momento di "monitorare e aspettare" piuttosto che curarsi. E' la storia di Nicola Mendelsohn, 46 anni, vicepresidente di Facebook per l'Europa, Africa e Medio Oriente a cui più di un anno fa è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin.
Una storia di malattia e di lotta, che ha portato la manager ad usare la sua esperienza nel campo tecnologico, aprire una pagina sul social per entrare in contatto con altri malati e "sentirsi meno soli", ma anche per promuovere la ricerca di una cura.
"Parlo spesso di come le persone possono impadronirsi del proprio destino, ma è dura ricordarsi che ci sono cose che non si possono controllare", racconta su Facebook Nicola Mendelsohn che ha deciso di rivelare pubblicamente la sua malattia "poco conosciuta, ma non rara".
"La donna più potente nell'industria tecnologica britannica", così l'ha definita il Daily Telegraph, è madre di quattro figli ed è sposata con il politico laburista Lord Mendelsohn. Nel novembre 2016 le è stato diagnosticato un linfoma follicolare, tumore a sviluppo lento che interessa i globuli bianchi. La malattia è "attualmente incurabile" e il 60% di coloro che ne sono affetti vive più di 10 anni.
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