Cresce il mercato italiano del cloud: nel 2021 la spesa delle imprese raggiunge i 3,84 miliardi di euro segnando un incremento del 16% rispetto al 2020. L'adozione di questa tecnologia è un dato di fatto nelle grandi aziende: nel 44% dei casi, infatti, le applicazioni si trovano oggi su cloud pubblico o privato, che si appresta a superare la quota ancora gestita on-premises, ossia, quella parte di applicazioni installata su server propri. Tuttavia, più di un'impresa su tre (34%) ammette di non aver ancora accompagnato questo percorso tecnologico con azioni di cambiamento organizzativo rivolte alla direzione It (information technology), come l'arricchimento delle competenze del personale. E' la fotografia che emerge dall'Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano. "A seguito del deciso cambio di passo avvenuto nel corso del 2020 a causa dell'emergenza sanitaria, le prime stime per quest'anno confermano un ulteriore consolidamento, con tassi di crescita assimilabili a quelli pre-pandemici", spiega Alessandro Piva, direttore dell'Osservatorio Cloud Transformation, aggiungendo che "oggi le imprese e le pubbliche amministrazioni stanno affrontando la vera sfida: strutturare una strategia di lungo periodo che ponga il cloud al centro della digitalizzazione". I dati mostrano "un incremento degli investimenti legati ai progetti strategici, all'interconnessione delle applicazioni, ormai distribuite in diversi ambienti computazionali, e all'innovazione funzionale e architetturale". Il public & hybrid cloud, ovvero l'insieme dei servizi forniti da provider esterni e l'interconnessione tra cloud pubblici e privati, si conferma la componente principale, per una spesa di 2,39 miliardi di euro (+19%).
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