/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione, utile per il 77%

L'intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione, utile per il 77%

Microsoft-Fpa, solo l' 8% dei dipendenti pubblici teme di perdere lavoro

ROMA, 20 marzo 2024, 14:32

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

L'intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione è utile per il 77% dei dipendenti pubblici, solo l'8% teme di perdere il lavoro. Sono i dati contenuti in una ricerca di Microsoft-Fpa - in occasione del Forum Ital.IA - che ha coinvolto un campione di 1.600 dipendenti pubblici italiani.

 Secondo l'analisi, l'IA per il 60% dei lavoratori può aumentare la produttività, per il 59% migliorare la qualità del lavoro, per il 50% sviluppare la creatività o accrescere le competenze. Secondo i dipendenti pubblici italiani, le applicazioni di intelligenza artificiale più utili per la PA sono quelle di automatizzazione di procedure e compiti ripetitivi (74%). Ma sono importanti anche quelle che permettono di personalizzare e efficientare i servizi agli utenti i (47%) e quelle di assistenza virtuale per fornire informazioni ai cittadini (42%). Mentre, sono ancora meno immaginati utilizzi per l'analisi predittiva (36%) o il rilevamento frodi o anomalie (33%).

Per i dipendenti, secondo la ricerca, la principale le difficoltà nell'introduzione dell'IA nell'amministrazione è organizzativa, perché la dirigenza non è ancora preparata a nuovi modelli di gestione del lavoro e del personale (lo evidenzia quasi metà degli intervistati, il 47%). Poi ci sono criticità etiche, per le distorsioni che possono favorire stereotipi e discriminazioni (39%), minacce alle privacy per il meccanismo di condivisione e interoperabilità di dati (35%), riduzione dell'empatia e delle relazioni con il cittadino (35%), errori e distorsioni per la limitata accuratezza delle procedure (34%).

Infine, l'85% dei dipendenti pubblici italiani ha già utilizzato un qualche strumento basato sull'IA. Principalmente si tratta di chatbot e assistenti virtuali (nel 68%), di app per scrivere testi o fare traduzioni (51%).

"Dalla ricerca emerge chiaramente il desiderio di tutti coloro che operano nel mondo pubblico di abbracciare queste nuove tecnologie per rendere ancora più efficiente e produttivo il loro lavoro", spiega Stefano Stinchi, Direttore della Divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia.

"Siamo all’inizio di una nuova era, in cui l’IA rappresenterà una straordinaria occasione di innovazione per la PA e di crescita per il lavoro pubblico. Ma è necessario governare questa trasformazione: servono nuove competenze per gestire i processi e bisogna evitare che la ‘delega alla macchina’ si traduca in un disinvestimento, anziché in un’occasione di efficienza per tutto il sistema", afferma Gianni Dominici, Amministratore Delegato di Fpa.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza