Google chiude il trimestre sopra le attese, con i ricavi che tornano a crescere a doppia cifra segnando un +11% a 76,69 miliardi di dollari. L'utile è invece balzato del 42% a 19,7 miliardi, superando le previsioni del mercato. Nonostante questo Alphabet cala a Wall Street, dove nelle contrattazioni after hours arriva a perdere il 5% con i deludenti i risultati del cloud. I ricavi della divisione si sono infatti attestati a 8,41 miliardi, meno degli 8,64 miliardi su cui scommettevano gli analisti. Il cloud è un'area chiave per Google per competere con Amazon e Microsoft. Ed è ancora più importante con il nascere e l'affermarsi dell'intelligenza artificiale generativa, che spinge un numero crescente di aziende a ricorrere alla 'nuvola' per la gestione dei loro pesanti carichi di lavoro e di dati. Anche se la divisione ha deluso, il cloud di Google è cresciuto del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Se per Google è un neo in una trimestrale sopra le attese, per Microsoft il cloud è uno dei maggiori motori di crescita. I ricavi di Redmond sono saliti del 13% a 56,52 miliardi, oltre le previsioni, mentre l'utile è aumentato del 27% a 22,29 miliardi.
A spingere Microsoft è Azure, la divisione cloud che ha registrato un aumento dei ricavi del 29%. Bene anche i conti di Snap, la società a cui fa capo la popolare Snapchat, che prima vola a Wall Street arrivando a guadagnare il 24% poi rallenta con gli investitori che digeriscono la pausa della spesa pubblicitaria di alcuni inserzionisti in seguito alla guerra fra Israele e Hamas. I ricavi sono saliti del 5% a 1,19 miliardi e l'utile per azione si è attestato a 2 centesimi, meglio della perdita prevista dagli osservatori. Nel comunicare i risultati Snap ha fornito alcune stime sul quarto mettendo però in guardia sul fatto che non si tratta di una guidance ufficiale, che ha deciso di non offrire a causa della "natura imprevedibile della guerra".
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