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Pentagono inizia ad usare l'IA per i droni da combattimento

Pentagono inizia ad usare l'IA per i droni da combattimento

Gestisce un aereo sperimentale senza pilota dell'Air Force

ROMA, 28 agosto 2023, 17:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Pentagono sta iniziando ad utilizzare l'intelligenza artificiale per i droni da combattimento. Secondo quanto riporta il New York Times, infatti, l'aereo sperimentale XQ-58A Valkyrie senza pilota dell'Air Force e' gestito dall'IA. Mossa che lo pone in prima linea negli sforzi delle forze armate statunitensi per sfruttare le capacità di una tecnologia emergente i cui vasti benefici potenziali si scontrano con profonde preoccupazioni. L'aereo è alimentato in volo da un motore a razzo, può volare per una distanza pari alla larghezza della Cina, e può trasportare missili in grado di colpire bersagli nemici ben oltre il suo raggio visivo. Essenzialmente il Valkyrie e' un drone di prossima generazione, ed è un prototipo di quello che l'Air Force spera possa diventare un potente complemento alla sua flotta di aerei da combattimento tradizionali, offrendo ai piloti umani gregari robot altamente capaci da schierare in battaglia. La sua missione è quella di unire l'intelligenza artificiale e i suoi sensori per identificare e valutare le minacce nemiche e poi, dopo aver ottenuto l'approvazione umana, procedere all'uccisione. "È una sensazione molto strana. Sto volando sull'ala di qualcosa che sta prendendo le proprie decisioni. E non è un cervello umano", ha commentato il maggiore 34enne Ross Elder, pilota collaudatore di stanza alla base di Eglin, in Florida, mentre si stava preparando per un'esercitazione in cui avrebbe guidato il suo caccia F-15 insieme al Valkyrie. L'Air Force sta pianificando di costruirne da 1.000 a 2.000 droni da combattimento per un minimo di 3 milioni di dollari ciascuno, una frazione del costo di un caccia avanzato, motivo per cui si parla di un programma di "massa accessibile".
   

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