Il tentativo di Elon Musk di far
tornare sulla terra razzi alti come palazzi di 55 piani con
astronauti a bordo potrebbe dimostrarsi troppo rischioso, mentre
il principio per rendere i viaggi spaziali economicamente
fattibili resta quello alla base dell'aviazione, anche quella
italiana, che ha appena compiuto cent'anni: il decollo e
l'atterraggio orizzontale.
Se ne è mostrato convinto l'astronauta Roberto Vittori
parlando ad un evento organizzato presso l'ambasciata d'Italia a
Berlino in occasione della terza Giornata Nazionale dello
Spazio. "Per il futuro, quello che dobbiamo fare è avere aerei e
farli evolvere in navicelle spaziali. Così, si decolla da una
pista, si va nello spazio, si lanciano i satelliti, si portano
gli astronauti, si fa quello che si vuole, si torna, si atterra,
si fa rifornimento e si riparte. È impossibile? No, è
possibile", ha detto ieri sera Vittori.
"Il mio consiglio: decollo orizzontale e atterraggio
orizzontale. Nei cento anni di storia dell'aeronautica militare
italiana, così abbiamo fatto, così dobbiamo fare", ha detto
suscitando applausi degli invitati.
"Se vogliamo davvero sfruttare le potenzialità dello spazio,
dobbiamo lavorare e rendere, prima di tutto, l'accesso allo
spazio più facile, più economico", ha detto l'astronauta. "I
razzi sono un biglietto di sola andata", "sono come 'gli
antenati' che cercano di far muovere un'auto con le ruote
quadrate", ha aggiunto riferendosi ai cartoni animati dei
"Flintstones". "Elon Musk, sta cercando di far atterrare un
razzo gigantesco come mai costruito prima, lo Starship, ma con
astronauti a bordo non funzionerà, a meno che non si trovi un
modo più aeronautico di farlo atterrare", ha sostenuto,
riferendosi al capo della compagnia aerospaziale statunitense
SpaceX.
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