Il mercato mondiale dei processori per smartphone ha chiuso il secondo trimestre con un calo del 26% su base annua, muovendosi in modo parallelo al crollo delle vendite di telefoni. Lo affermano i ricercatori di CounterPoint, che evidenziano la perdita di quote di mercato da parte della statunitense Qualcomm e la crescita di HiSilicon, azienda cinese di proprietà di Huawei.
Qualcomm resta in testa alla classifica delle società, ma nel trimestre in esame il colosso di San Diego ha visto la propria market share scendere al 29% rispetto al 33% del pari periodo del 2019. Al secondo posto si conferma la taiwanese Mediatek, che passa dal 24% al 26%. In terza posizione HiSilicon scalza Samsung grazie a una crescita di quattro punti, dal 12 al 16% del mercato.
Oltre al calo generale delle consegne di smartphone dovuto alla pandemia, la flessione di Qualcomm "è in parte dovuta a Huawei, che ha aumentato l'utilizzo di processori HiSilicon in conseguenza delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti, e che ha registrato una forte crescita in Cina, primo mercato mondiale degli smartphone", ha commentato l'analista Neil Shah. La presenza di chip Qualcomm sugli smartphone di Huawei e del suo marchio Honor - ha spiegato - è passata dal 12% del secondo trimestre 2019 al 3% del secondo trimestre 2020. Tuttavia, secondo l'esperto, le ulteriori restrizioni imposte dagli Usa a Huawei nelle scorse settimane faranno crescere Qualcomm, Mediatek e Unisoc.
Tornando alla classifica, Samsung scivola in quarta posizione con un quota del 13% a fronte del 16% dell'anno precedente. Quinta è Apple, in aumento dall'11% al 13%. Chiude Unisoc, scesa dal 5 al 4%.
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