Anche il software di intelligenza artificiale, ChatGpt, ha subito un attacco hacker nell'ambito del conflitto in Medio Oriente: nelle ultime ore il sito ha avuto due blackout, ha confermato la società californiana OpenAI.
Si è trattato di un attacco cosiddetto 'DDoS', solitamente dimostrativo, capace di mandare in tilt una piattaforma internet. L'attacco, come riporta il sito specializzato Bleeping computer, è stato rivendicato dal gruppo Anonymous Sudan che sul suo canale Telegram accusa la OpenAI di cooperare con lo "Stato occupante di Israele".
"Abbiamo avuto interruzioni periodiche dovute ad un traffico anomalo che riflette un attacco DDoS. Stiamo continuando a lavorare per mitigare il problema", ha reso noto OpenAI senza ammettere direttamente l'attacco hacker.
"L'intelligenza artificiale viene ora utilizzata nello sviluppo di armi e da agenzie di intelligence come il Mossad", ha affermato Anonymous Sudan sul suo canale Telegram, aggiungendo che Israele sta utilizzando l'intelligenza artificiale "per opprimere ulteriormente i palestinesi".
Anonymous Sudan è apparso nel panorama cyber lo scorso gennaio annunciando che avrebbe preso di mira chiunque si opponesse al Sudan. Successivamente, ha diretto i suoi attacchi contro organizzazioni multinazionali e agenzie governative anche nell'ambito del conflitto ucraino. Lo scorso giungo ha anche bloccato diversi servizi Microsoft come Outlook.
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