Il secondo trimestre del 2023, il periodo che va da aprile a giugno, ha fatto registrare un incremento dell'8% nei cyberattacchi settimanali su scala globale. Lo dicono gli ultimi dati della società di sicurezza Check Point Research, secondo cui le aziende sono costrette ad affrontare, in media, 1.258 incidenti a settimana, il numero più alto dell'ultimo biennio. Per gli esperti, il settore della scuola e della ricerca è stato quello maggiormente preso di mira nell'arco dei tre mesi. Inoltre, ogni settimana un'organizzazione su 44 a livello mondiale viene colpita da un attacco ransomware. In generale, la crescita più significativa di attacchi è avvenuta in Africa e nei paesi dell'area Asia-Pacifico, tra cui Australia e Corea del Sud. In Europa, la proporzione delle organizzazioni colpite è di 1 ogni 54, con un aumento del 21% rispetto ad un anno fa. Come afferma Check Point Research, in riferimento alla minaccia dei ransomware, virus che bloccano l'accesso ai sistemi dietro la richiesta di un riscatto, il settore della Pubblica Amministrazione e delle Forze Armate è stato quello maggiormente bersagliato, con 1 organizzazione su 25, un lieve calo del 4% rispetto all'anno scorso. Al secondo posto c'è la Sanità, con 1 organizzazione su 27 colpita, una proporzione che rappresenta un aumento del 16% da un anno all'altro. A poca distanza Scuole e Ricerca, con 1 organizzazione su 31 presa di mira. Per gli analisti, il trend delle cyberminacce resterà alto nei prossimi mesi, anche grazie allo sfruttamento, da parte dei criminali, degli strumenti di intelligenza artificiale per velocizzare e automatizzare gli attacchi. Aggiornare costantemente i dispositivi, evitare di dar seguito a richieste di dati personali via email o in chat da persone che non si conoscono o su cui si hanno dubbi e usare l'autenticazione a doppio fattore, tra le misure di protezione consigliate dagli esperti.
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