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Il linguaggio dei capodogli,4 diversi 'clik' ma mai di notte

Il linguaggio dei capodogli,4 diversi 'clik' ma mai di notte

Studio durato 6 anni sul comportamento di questi grandi cetacei

SYDNEY, 10 aprile 2018, 12:35

Redazione ANSA

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Sono quattro differenti tipi di vocalizzazioni quelle emesse dai capodogli: click lento, click usuale, scricchiolio e coda, ma non 'parlano' mai di notte. A studiarne il linguaggio 'a lungo termine' l'ecologa Elanor Miller e l'esperto di acustica sottomarina Brian Miller, dell'Australian Antarctic Division. Lo studio, durato 6 anni, è il più dettagliato mai eseguito sul comportamento su questi grandi cetacei che misurano fino a 18 metri di lunghezza. Dalle registrazioni, riferiscono i due esperti sul sito dell'Australian Antarctic Division, sembra che i capodogli usino i click lenti e le code per comunicare fra loro, i click usuali e gli scricchiolii per la ricerca di cibo. I capodogli emettono i click usuali attorno all'80% del tempo trascorso sott'acqua, come mezzo per l'eco-localizzazione delle prede. Inaspettatamente, non producono tali suoni di notte, il che suggerisce che la notte non vadano a caccia "probabilmente perché le prede la notte sono più attive e più difficili da catturare".

Gli studiosi hanno trascorso sei anni a registrare i capodogli al largo della costa orientale dell'Antartide usando tre ormeggi acustici altamente specializzati, progettati e realizzati dalla squadra di supporto tecnico dell'Australian Antarctic Division. I congegni operano fino a 3500 metri di profondità e in temperature attorno a zero gradi. Il compito di ascoltare le registrazioni per localizzare i suoni, distribuiti su 46 mila ore di audio, è stato affidato a un algoritmo computerizzato. La ricerca ha dato anche una migliore comprensione del comportamento di una specie che ha subito un pesante impatto dalla caccia alle balene negli ultimi secoli.

"Si stima - scrivono gli studiosi - che vi fossero 1,1 milioni di capodogli all'inizio della caccia alle balene che iniziò negli anni 1780 e non è finita fino agli anni 1980. I dati più recenti suggeriscono che ne rimangano poche centinaia di migliaia". I risultati dello studio saranno presentati al Comitato Scientifico della Commissione Baleniera Internazionale che si riunirà fra poche settimane a Florianópolis in Brasile.



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