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L'eclissi di Sole 'dei pinguini' - FOTO

L'eclissi di Sole 'dei pinguini' - FOTO

Dall'Antartide le foto dei ricercatori italiani e britannici

16 febbraio 2018, 19:38

Redazione ANSA

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L 'eclissi parziale di Sole fotografata dalla nave oceanografica Jcr (fonte: British Antartic Survey) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'eclissi parziale di Sole fotografata dalla nave oceanografica Jcr (fonte: British Antartic Survey) - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'eclissi parziale di Sole fotografata dalla nave oceanografica Jcr (fonte: British Antartic Survey) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Arrivano dalla 'fine del mondo', le prime immagini dell'eclissi parziale di Sole che nel tardo pomeriggio del 15 febbraio (intorno alle 22,00 italiane) ha dato spettacolo in Antartide e nella punta più meridionale del Sud America, tra Uruguay, Argentina, Cile, Paraguay e Brasile.A immortalare il Sole, timidamente nascosto dietro la Luna, anche i ricercatori della XXXIII Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), che sul loro profilo Facebook raccontano la frenetica preparazione all'evento alla base Concordia.

Area di visibilità dell’eclissi di Sole del 15 febbraio 2018 (fonte: Fred Espenak / Nasa / Gsfc)

 

"Se qualche anno fa ci avessero detto che un giorno avremmo fotografato un'eclissi di Sole a -54 gradi, nel bel mezzo dell'altopiano antartico, saremmo stati quantomeno scettici. Ma nella vita tutto è possibile, e dove arriva la nostra mente può arrivare anche il nostro corpo. E così siam qua, a raccontarvi la storia di questa foto", si legge nel post pubblicato dall'ingegnere Marco Buttu, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

L'eclissi parziale di Sole fotografata dalla base Concordia in Antartide (fonte: Marco Buttu, PNRA)

 

Dopo aver vagato a lungo alla ricerca della postazione ideale per le riprese e dopo aver lottato inutilmente con la macchina fotografica congelata sul cavalletto, i ricercatori hanno deciso di ritornare alla base, per fotografare l'eclissi da una delle due torri. "Giusto il tempo di sistemare il treppiede, levare la macchina dallo zaino e fare qualche scatto, e poi nuovamente dentro al caldo - racconta Buttu - perché le mani erano ormai insensibili e avevo l'impressione che mi si stessero congelando le retine degli occhi. Troppa adrenalina per dormire, e troppe energie spese al freddo": così i ricercatori si sono spostati in cucina per farsi due risate mangiando pane e prosciutto.
Situazione altrettanto avventurosa per i colleghi della British Antartic Survey, che sempre su Facebook pubblicano una foto dell'eclissi a tinte verdi scattata a bordo della nave oceanografica James Clark Ross (Jcr).

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