Dopo i droni colibrì arrivano gli sciami di api hi-tech per aiutare i fiori nell'impollinazione, proponendosi come possibili sostituti di api e farfalle , sempre più minacciate da virus e fattori ambientali. I droni ape si chiamano 'Plan Bee' e sono stati progettato negli Stati Uniti da una studentessa di design industriale, Anna Haldewang, del Savannah College of Art and Design.
Grandi quanto una mano e di colore giallo e nero, a prima vista i droni Plan Bee ricordano un'ape, ma hanno la forma di un fiore. ''Volevo dare l'impressione di un'ape, senza esattamente replicare l'insetto'', ha detto Haldewang in un'intervista alla Cnn.
Il drone è stato progettato per imitare il modo in cui le api impollinano i fiori: aspira il polline attraverso piccoli fori e lo sparge sugli altri fiori. Il dispositivo ha un nucleo di schiuma che lo rende leggero, è rivestito di plastica e vola grazie a una coppia di eliche.
Per adesso si tratta solo di un prototipo ma Haldewang ha già depositato una domanda di brevetto e spera di ottenere un prodotto commerciabile nel giro di due anni. Tutto è nato dall'idea di un insegnante del Savannah College of Art and Design di sfidare i suoi studenti a creare un oggetto che stimoli la crescita delle piante.
''Le piante hanno bisogno di sole, acqua, terreno e impollinazione'', ha rilevato Haldewang. ''L'impollinazione - ha aggiunto - mi ha fatto pensare alle api, e facendo ricerche sono stata colpita dai problemi di questi insetti e dal rischio che hanno di sparire''.
Così la studentessa ha deciso di progettare un oggetto che nello stesso tempo fosse funzionale ed educativo, per aiutare a diffondere consapevolezza sul ruolo delle api nel sistema alimentare. Questi insetti infatti impollinano quasi un terzo del cibo che consumiamo, dalla frutta agli ortaggi, per non parlare della produzione del miele.
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