/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Campi geotermici e terremoti, il meccanismo ricreato in laboratorio

Campi geotermici e terremoti, il meccanismo ricreato in laboratorio

Ricerca condotta da Italia e Cina

PADOVA, 09 agosto 2023, 09:53

Redazione ANSA

ANSACheck

Un sismografo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un sismografo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un sismografo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il meccanismo che porta a generare terremoti in corrispondenza di aree geotermiche sfruttate industrialmente, con l'immissione di acqua in profondità, è stato ricreato per la prima volta in laboratorio, grazie a un programma di ricerca condotto dal Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova e dal centro di eccellenza China Earthquake Administration di Pechino. Gli esperimenti, compiuti con una macchina sperimentale - ne esiste solo un esemplare gemello, a Pechino - hanno confermato il ruolo chiave rivestito nel combinato geotermia-terremoto dallo stato fisico dell'acqua (supecritico e liquido o gassoso).

"Queste osservazioni sperimentali - afferma Wei Feng, l'autore della studio - spiegano diverse caratteristiche della sismicità osservata in campi geotermici, tra cui la profondità degli ipocentri. Questi ultimi sono spesso situati proprio alla profondità in cui si stima che l'acqua passi dalla fase supercritica (condizione in cui le faglie della terra 'scivolare' senza produrre terremoti) a quella di vapore (qui le faglie si bloccano, caricandosi di energia elastica poi rilasciata durante i terremoti). Questo meccanismo, spiega Feng, "mostra che l'attrito (o resistenza allo scivolamento) delle rocce cambia anche in funzione dello stato fisico dell'acqua. In particolare, la resistenza delle faglie sperimentali raddoppia quando l'acqua passa dallo stato supercritico e liquido allo stato di vapore".

Se questo risponde all'esigenza di sfruttare in futuro con maggior sicurezza i campi geotermici, un problema analogo riguarda la sismicità naturale, spesso associata alla migrazione di fluidi nella crosta terrestre. Tuttavia molto poco si sa di come nascono e si propagano i terremoti; tra le ragioni vi è appunto la difficoltà di riprodurre in laboratorio il comportamento delle rocce e delle faglie durante il ciclo sismico. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza