Ricco bottino per la caccia ai piccoli asteroidi nell'archivio di oltre 37.000 immagini riprese dal telescopio Hubble nell'arco di 19 anni: sono centinaia i potenziali oggetti candidati, individuati grazie ad algoritmi di apprendimento automatico addestrati con il contributo di oltre 11.000 volontari appassionati di astronomia. I risultati sono pubblicati sulla rivista Astronomy and Astrophysics dal team internazionale del progetto Hubble Asteroid Hunter, lanciato nel 2019 dal Centro per la ricerca scientifica e tecnologica (Estec) dell'Agenzia Spaziale Europea e dal centro dati scientifici dello European Space Astronomy Centre (Esdc), in collaborazione con la piattaforma di citizen science 'Zooniverse' e Google.
Questo nuovo approccio alla ricerca di asteroidi nell'archivio di immagini astronomiche raccolte dal telescopio di Nasa ed Esa ha permesso di individuare 1.701 tracce di asteroidi, di cui 1.031 non ancora catalogati. Circa 400 di questi avrebbero dimensioni inferiori a un chilometro.
“Stiamo andando sempre più a fondo nella ricerca della popolazione più piccola di asteroidi della fascia principale e siamo rimasti sorpresi nel vedere un numero così elevato di oggetti candidati", afferma il primo autore dello studio, Pablo García Martín dell’Università Autonoma di Madrid. "C'era qualche indizio sull'esistenza di questa popolazione, ma ora lo stiamo confermando con un campione casuale di popolazione di asteroidi ottenuto utilizzando l'intero archivio di Hubble. Questo è importante per fornire informazioni sui modelli evolutivi del nostro Sistema Solare".
Il ritrovamento di tanti piccoli asteroidi suggerisce che siano frammenti di asteroidi più grandi che si sono scontrati frantumandosi come vasi di ceramica, un processo che dura da miliardi di anni.
Il progetto di ricerca proseguirà con lo studio delle tracce di asteroidi precedentemente sconosciuti per caratterizzare le loro orbite e studiarne le proprietà, come i periodi di rotazione.
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