L'Agenzia Spaziale Europea ha firmato contratti con diverse aziende europee per un importo complessivo di 233 milioni di euro per sviluppare Genesis e un dimostratore LEO-PNT, due nuove missioni nell’ambito del programma FutureNAV che manterranno l’Europa all’avanguardia nella navigazione satellitare a livello mondiale. L'Italia è ancora una volta in prima linea, con Ohb Italia e Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%).
La missione Genesis contribuirà a migliorare il Sistema di Riferimento Terrestre Internazionale con una precisione di 1 millimetro e una stabilità a lungo termine di 0,1 millimetri all'anno, fornendo un sistema di coordinate per le applicazioni di navigazione più rigorose del nostro pianeta. Il contratto per Genesis ammonta a 76,6 milioni di euro. Un consorzio di 14 enti guidato da Ohb Italia ha il compito di sviluppare, fabbricare, qualificare, calibrare, lanciare e gestire il satellite Genesis, compresi tutti i suoi payload. Questa missione è sostenuta da Italia, Belgio, Francia, Svizzera, Ungheria e Regno Unito. Il lancio del satellite Genesis è previsto nel 2028, seguito da anni di sfruttamento scientifico.
LEO-PNT (Low Earth Orbit positioning navigation and timing) è una piccola costellazione di satelliti dimostrativi che voleranno vicino alla Terra e testeranno l’uso di nuovi segnali e bande di frequenza, rendendo possibile un’eccezionale resilienza, precisione e velocità di navigazione che potenzialmente consentirà un lungo elenco di nuove applicazioni e servizi. La costellazione dimostrerà i vantaggi di lavorare in combinazione con Galileo e altri sistemi globali di navigazione satellitare in un approccio multistrato. Uno dei contratti per il dimostratore LEO-PNT è guidato da GMV Aerospace and Defence SAU (Spagna), come responsabile del sistema complessivo, e OHB System AG (Germania) come partner principale e responsabile del segmento spaziale. L’altro contratto è guidato da Thales Alenia Space France come capofila e Thales Alenia Space Italia come responsabile del segmento spaziale. I due consorzi coinvolgono oltre 50 soggetti provenienti da 14 Paesi. Il lancio del primo satellite è previsto entro 20 mesi dall'avvio del progetto, mentre la costellazione completa dovrebbe essere in orbita entro il 2027.
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