/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Marte, nelle rocce ci sono spie della presenza di fossili

Marte, nelle rocce ci sono spie della presenza di fossili

Hanno permesso di ricostruire la storia di un antichissimo lago

14 dicembre 2023, 18:39

di Benedetta Bianco

ANSACheck

Il cratere Jezero su Marte, i vari colori corrispondono ai diversi minerali rilevati (fonte: NASA/JPL-Caltech/MSSS/JHU-APL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cratere Jezero su Marte, i vari colori corrispondono ai diversi minerali rilevati (fonte: NASA/JPL-Caltech/MSSS/JHU-APL) -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Il cratere Jezero su Marte, i vari colori corrispondono ai diversi minerali rilevati (fonte: NASA/JPL-Caltech/MSSS/JHU-APL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

In rocce marziane che in un tempo antichissimo erano ricoperte dalle acque di un lago, il rover Perseverance della Nasa ha trovato tracce legate alla possibile presenza di fossili, ricostruendo anche la storia del bacino ospitato miliardi di anni fa all’interno del cratere Jezero. Questo esploratore a sei ruote, che ha da poco festeggiato i 1.000 giorni di permanenza sul del pianeta rosso , ha collezionato un totale di 23 campioni, completando così l’esplorazione dell’antico delta del fiume collegato al lago, come è stato annunciato al convegno dell’Unione dei Geofisici Americani, a San Francisco. I campioni raccolti, conservati in speciali tubi metallici, dovranno in futuro essere riportati sulla Terra, da una missione congiunta di Nasa e Agenzia Spaziale Europea.

“Abbiamo scelto il cratere Jezero come sito di atterraggio perché il lago che un tempo lo riempiva era un ambiente potenzialmente abitabile e le rocce del delta del fiume sono un ottimo sito dove cercare segni di vita antica, come i fossili”, commenta Ken Farley del California Institute of Technology. La storia inizia quasi 4 miliardi di anni fa, quando l’impatto con un asteroide formò il cratere Jezero. Centinaia di milioni di anni dopo, sabbia e fango segnalano l’arrivo del primo fiume, con pietre ricche di sale che svelano la nascita di un lago poco profondo. Secondo i dati raccolti, il lago sarebbe poi cresciuto fino a raggiungere 35 chilometri di diametro e 30 metri di profondità.

Uno dei campioni di roccia prelevati da Perseverance contiene grandi quantità di silice, un materiale noto per le sue proprietà di conservazione per i fossili, perlomeno sulla Terra. Un altro campione contiene invece fosfato, una molecola fondamentale per la vita come la conosciamo. Ed entrambi questi campioni sono anche ricchi di carbonato, minerale che si forma in ambienti acquosi e che favorisce la conservazione di eventuali molecole organiche. “È il tipo di ambiente in cui, sulla Terra, i resti della vita antica potrebbero essere preservati – dice Morgan Cable del Jet Propulsion Laboratory della Nasa – e ritrovati in seguito”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza