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La Terra sfiorata da un asteroide di 30 metri, visto in ritardo

La Terra sfiorata da un asteroide di 30 metri, visto in ritardo

Si chiama 2023 NT1, grande il doppio rispetto a quello di Chelyabinsk

19 luglio 2023, 09:53

Leonardo De Cosmo

ANSACheck

Rappresentazione artistica del passaggio di un asteroide vicino alla Terra (fonte: urikyo33 da Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica del passaggio di un asteroide vicino alla Terra (fonte: urikyo33 da Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica del passaggio di un asteroide vicino alla Terra (fonte: urikyo33 da Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 13 luglio la Terra è stata sfiorata da un asteroide non visto di circa 30 metri, ossia il doppio rispetto a quello esploso nel 2013 nei cieli della città russa di Chelyabinsk. E come era accaduto a Chelyabinsk, anche questo asteroide, chiamato 2023 NT1, è arrivato 'controluce' ossia dalla parte del Sole, ed è passato ad appena 100mila chilometri dalla Terra, meno di un terzo della distanza della Luna, senza che potesse essere visto in anticipo dagli attuali sistemi di rilevamento.

"2023 NT1 era semplicemente impossibile da identificare prima del suo passaggio", ha detto all'ANSA Richard Moissl, capo dell'ufficio di Difesa planetaria dell'Esa. "Ad oggi - ha aggiunto - non abbiamo strumenti in grado di vedere oggetti in arrivo dalla direzione del Sole, siamo accecati. E' un problema noto ma contiamo di poterlo superare in futuro con nuovi strumenti capaci di osservare anche verso il lato del Sole".

L'esperto ha osservato che il passaggio dell'esteroide 2023 NT1 "ricorda molto quello avvenuto il 15 febbraio 2013 a Chelyabinsk, con un oggetto di circa 15 metri di diametro che anche questa volta veniva dalla direzione del Sole, dunque invisibile, che ha prodotto grandissimi danni. 2023 NT1 era circa il doppio".

2023 NT1 si trova ora lontano dalla Terra e nei prossimi anni tornerà nuovamente a incrociare l'orbita terrestre, ma con rischi di impatto molto bassi: la possibilità di un impatto con il nostro pianeta nel nel 2044 sono stimate circa 1 su 2 milioni. "Ma continueremo a monitorarlo come facciamo ogni giorno con migliaia di altri oggetti potenzialmente pericolosi", ha detto Moissl.

Per ridurre i rischi da parte degli asteroidi in arrivo dalla direzione del Sole, l'Esa ha annunciato il lancio nei prossimi anni, indicativamente nel 2030, del nuovo telescopio spaziale Neomir specializzato nell'identificare asteroidi controluce, identificandone la debole 'ombra' sul disco solare.

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