Quarant'anni anni fa il primo volo nello spazio di una donna americana, Sally Ride, considerata anche la prima astronauta della comunità Lgbtq+. Con la missione Sts-7 viaggiò per sei giorni a bordo dello space shuttle Challenger, insieme ad altri quattro astronauti, e divenne la prima donna a manovrare il braccio robotico dello shuttle per il rilascio e il recupero di un satellite.
Prima di lei erano andate nello spazio le sovietiche Valentina Tereshkova (1963) e Svetlana Savitskaya (1982). La missione di Sally Ride è comunque considerata un simbolo di pari valore: lo shuttle, che all'epoca rappresentava una frontiera rivoluzionaria dei voli spaziali, era finalmente accessibile alle donne.
Nata a Los Angeles il 26 maggio 1951, Sally Ride venne selezionata nel corpo astronauti della Nasa nel 1978. Partecipò alla missione Sts-7 del Challenger (18-24 giugno 1983) e alla missione Sts 41-G (5-13 ottobre 1984), trascorrendo complessivamente più di 343 ore nello spazio. In seguito continuò a lavorare per lo spazio all'Università della California a San Diego, dove diresse il California Space Institute. Grazie alla sua esperienza, fu l'unica persona a far parte di entrambe le commissioni investigative chiamate a far luce sulle cause della tragedia del Challenger (28 gennaio 1986) e del Columbia (1 febbraio 2003). Ebbe inoltre un ruolo di primo piano nel Comitato della Nasa sulle missioni umane e nel Comitato Augustine, che nel 2009 gettò le basi dei programmi di esplorazione spaziale con voli umani.
Sposata dal 1982 al 1987 con l'astronauta della Nasa Steven Hawley, Ride ebbe una relazione durata 27 anni con una donna, l'educatrice ed ex tennista Tam O'Shaughnessy, con la quale fondò nel 2011 la Sally Ride Science, un'organizzazione privata volta a diffondere la cultura e la passione dello spazio tra le giovani. La relazione fu resa nota dalla stessa organizzazione dopo la morte della Ride, avvenuta nel 2012 per un tumore del pancreas. Nel 2022 la Zecca americana ha raffigurato il suo volto su alcune monete da 25 centesimi.
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