I T-rex vissuti sulla Terra sono stati complessivamente 1,7 miliardi, e non 2,5 miliardi come ipotizzato finora: lo indica una nuova e più accurata stima elaborata sulla base di nuovi dati riguardanti la crescita e la riproduzione di questi celebri dinosauri. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista Palaeontology dall'ecologa Eva M. Griebeler dell'Università Johannes Gutenberg a Magonza, in Germania.
Il primo 'censimento' dei tirannosauri, pubblicato su Science nel 2021 dai ricercatori dell’Università della California a Berkeley, aveva stimato che i T-rex arrivassero alla maturità sessuale a 15 anni, che ogni generazione vivesse circa 19 anni, che gli esemplari adulti pesassero circa 5,2 tonnellate e che la loro densità media fosse di circa un individuo ogni 100 chilometri quadrati, su un'area complessiva di 2,3 milioni di chilometri quadrati. Calcolando 127.000 generazioni, i ricercatori avevano dedotto che fossero esistiti 2,5 miliardi di tirannosauri nell'arco arco di 2,5 milioni di anni.
Questo modello, secondo Griebeler, si basava su dati che "contraddicono fortemente la nostra attuale conoscenza della biologia dei T-rex e di altri teropodi. I valori sono in disaccordo anche con quelli di grandi rettili attualmente viventi, uccelli e mammiferi".
I nuovi calcoli dell'esperta hanno ridimensionato il tasso di sopravvivenza dei T-rex, il numero totale di generazioni e l'attività di deposizione di uova. I dati si basano su dettagliati studi di fossili e su confronti con le specie moderne che hanno una lontana parentela con i dinosauri. Griebeler ha testato il suo modello su 23 specie esistenti tra rettili, uccelli e mammiferi, dimostrando che permette di prevedere le dimensioni delle diverse popolazioni con una maggiore accuratezza rispetto al modello precedente, dunque potrebbe portare a stime più precise anche per la popolazione dei T-rex.
Secondo Griebeler, il modello potrebbe essere utilizzato anche per stimare le popolazioni di altre specie estinte.
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