I Paesi che ospitano le Olimpiadi non hanno maggiori probabilità di conquistare medaglie rispetto ai concorrenti: a smentire questo luogo comune è un'analisi statistica dei risultati dei giochi olimpici estivi svolti tra il 1996 e il 2021, la prima condotta considerando non solo i podi ottenuti ma anche i fattori socio-economici che contraddistinguono i vari Paesi. Lo studio è pubblicato sulla rivista Scientific Reports dall'Istituto di economia di Budapest.
I ricercatori Gergely Csurilla e Imre Ferto hanno analizzato i medaglieri di Stati Uniti, Australia, Grecia, Cina, Gran Bretagna, Brasile e Giappone mettendo a confronto i premi vinti negli anni in cui hanno ospitato i giochi e quelli in cui hanno solo partecipato come concorrenti. Rileggendo i dati alla luce di fattori socio-economici come il Pil pro capite e il numero di abitanti, il cosiddetto 'effetto ospite' è svanito nella maggior parte dei casi: i Paesi organizzatori dei giochi, in sostanza, non sono risultati favoriti rispetto agli altri. Poche le eccezioni: solo l'Australia e la Gran Bretagna hanno avuto un medagliere complessivamente più ricco nell'anno in cui hanno organizzato i giochi. Anche distinguendo i premi vinti nelle gare maschili e femminili, emerge che solo Gran Bretagna e Brasile hanno avuto più atleti uomini medagliati, mentre l'Australia ha conquistato più podi del previsto con le sue atlete donne.
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