Potrebbe diventare possibile prevedere il peso futuro di una persona in base alla dimensione delle sue cellule adipose: chi le ha grandi tende a dimagrire piu' facilmente, mentre chi le ha piu' piccole tende a mettere su peso. Lo indica lo studio dell'Istituto Karolinska e dell'ospedale universitario Karolinska di Stoccolma, che verra' presentato al Congresso Europeo sull'Obesita' in corso a Venezia fino al 15 maggio. Ottenere questi dati nelle prime fasi della vita, dunque, potrebbe essere d'aiuto nella gestione del peso, ad esempio fornendo maggiore supporto a quelle persone in possesso di cellule adipose piccole che vorrebbero dimagrire.
È noto che la dimensione e il numero delle cellule adipose determinano la massa grassa, cioe' la quantita' di grasso corporeo di una persona, mentre e' meno noto l'impatto di queste caratteristiche sui cambiamenti di peso a lungo termine. Per far luce sull'argomento, Peter Arner dell'Istituto svedese e Daniel Andersson dell'Ospedale universitario hanno seguito per molti anni 260 persone obese, prendendo nota del volume e del numero delle cellule adipose presenti nel grasso addominale.
I risultati indicano che, nel corso degli anni, cellule grandi sono associate a diminuzioni sia nel peso che nella percentuale di massa grassa, come anche a cali nell'Indice di massa corporea (Bmi). Al contrario, dimensioni cellulari piu' contenute sono correlate ad aumenti per tutti e tre i parametri. "È un po' come avere una stanza riempita fino all'orlo da pochi palloncini grandi o da tanti palloncini piccoli: e' piu' facile creare spazio vuoto nella stanza facendo uscire aria dai palloncini grandi piuttosto che da quelli piccoli", dice Arner. "Al contrario, e' piu' facile riempire la stanza se molti palloncini piccoli aumentano un po' il loro volume - aggiunge il ricercatore - rispetto ad avere pochi palloncini grandi che crescono di poco in dimensioni".
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