(ANSA) - CAGLIARI, 12 GEN - Nell'ambito deil programma Eni
Cbc Med, di cui la Regione Sardegna è Autorità di Gestione, è
stato finanziato, per il periodo di programmazione 2014-2020, il
progetto Bestmedgrape. L'iniziativa, che vede coinvolti 5 Paesi
del bacino Euro-Mediterraneo, è guidata dall'Università degli
Studi di Cagliari e ha come scopo il recupero e il riutilizzo
degli scarti della macerazione delle uve per la produzione di
prodotti cosmeceutici e nutraceutici nanoformulati.
Il progetto avviato a settembre 2019 ha visto una successiva
fase di sviluppo lo scorso autunno con i primi laboratori. Il
termine è previsto per la fine di agosto 2022, per un costo
complessivo di 3,3 milioni di euro (2,6 mln dall'Ue e il
restante 20% da Italia, Francia, Tunisia, Libano e Giordania).
L'idea nasce dall'intuizione di voler utilizzare tutto ciò che
si ottiene dalla raccolta dell'uva, ricca di polifenoli capaci
di proteggere l'organismo dallo stress ossidativo grazie alle
loro proprietà antitumorali, antinfiammatorie, antinfettive e
antimicrobiche. Attraverso le nanotecnologie è infatti possibile
estrarre le componenti funzionali e trasformarle in bio-attivi
per realizzare integratori alimentari e cosmetici.
In questo modo viene supportata la creazione di start-up che,
collaborando con le aziende vitivinicole, ne salvano gli scarti,
ripulendo nel contempo i terreni da sostanze potenzialmente
nocive per i nuovi raccolti.
Gli scarti o vinacce (gambi, bucce e semi d'uva) vengono
selezionati e coltivati nella Banca del Germoplasma
dell'Università di Cagliari, dove parallelamente le piante
vengono allevate per verificarne la vitalità e la resistenza
agli stress ambientali. Il trasferimento delle competenze
tecnologiche per l'estrazione dei fitocompressi dalle vinacce
avviene grazie ai "living labs", che in Sardegna vengono
organizzati dal Centro Servizi di Ateneo per l'innovazione e
l'imprenditorialità dell'Università di Cagliari, e dal CNR a
Sassari.
I partner finora coinvolti in Sardegna sono le Cantine Argiolas,
la Icnoderm e l'Istituto tecnico Ottone Baccaredda di Cagliari.
(ANSA).
