Le imprese sanitarie indipendenti riunite nell'Aisi annunciano la loro partecipazione alla manifestazione del 25 settembre che vedrà scendere in piazza le associazioni di categoria "a tutela della qualità e della professionalità dell'attività medica e delle realtà ambulatoriali". Lo rende noto la stessa Associazione imprese sanitarie indipendenti, esprimendo "pieno appoggio e ampio sostegno alle concrete motivazioni con le quali l'Uap (Unione ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata), nei giorni scorsi ha annunciato la protesta attraverso la voce del suo presidente, Mariastella Giorlandino.
"Come Aisi, all'interno dell'Uap condividiamo a pieno, da tempo, il momento di forte preoccupazione che contraddistingue la realtà dei camici bianchi e di tutti i professionisti sanitari nel nostro Paese", osserva Giovanni Onesti, direttore generale di Aisi e tesoriere dell'Uap.
Lo viviamo, inoltre, quotidianamente, attraverso il contatto diretto proprio con le imprese sanitarie iscritte alla nostra associazione. Occorre che il Governo decida finalmente di ripristinare l'equilibrio perduto e che non lo faccia solo a parole, ma finalmente con i fatti. E' necessario una volta per tutte evitare, rigorosamente, il reato di abuso della professione, tutelando chi eroga servizi sanitari nel rispetto delle normative nazionali e del decreto legislativo n. 502/1992". Per Onesti "non è immaginabile il minimo passo in avanti, sia nella sanità pubblica, che in quella privata accreditata, così come in quella privata pura, senza azioni concrete e sinergiche che mettano al centro del progetto la professione medica".
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