"Ci risultano 11 casi
diagnosticati di vaiolo delle scimmie. Si tratta di soggetti
maschili, tutti abbastanza giovani, salvo un caso di una persona
di mezza età. Verosimilmente l'infezione è stata contratta con
una sessualità promiscua. Ci sono state delle feste che possono
aver determinato la trasmissione". E' quanto spiega Renzo Berti,
direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asl Toscana
centro, riguardo ad alcuni casi di vaiolo delle scimmie
diagnosticati nell'area fiorentina. Il vaiolo delle scimmie
"molto di rado dà conseguenze gravi, si risolve spontaneamente
in circa quattro settimane. Soltanto rari casi evolvono in modo
più grave", afferma Berti dopo l'accertamento di 11 casi di
vaiolo delle scimmie, sottolineando che "non c'è motivo di
allarme".
L'infezione, spiega ancora Berti, si trasmette "tramite
contatto stretto, a maggior ragione se è di tipo sessuale, tra
persone infette. La trasmissione può avvenire anche in caso di
contatti mediati da indumenti, ma prevalentemente avviene con il
contatto fisico". Secondo l'ultimo rapporto congiunto dello
European Centre for Disease Prevention and Control e
dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' , nelle 4 settimane a
cavallo fra meta' dicembre e metà gennaio in Europa sono stati
registrati 138 casi di infezione. A guidare la classifica la
Spagna con 68 casi, seguono Germania (21) e Italia (17).
Dall'inizio dell'epidemia nella primavera del 2022, in Europa
sono stati diagnosticati 26.703 casi di vaiolo delle scimmie,
riepiloga il rapporto. Si sono contati 855 ricoveri in ospedale,
8 in terapia intensiva e 7 decessi.
Il 98% dei casi e' stato registrato in maschi, la gran parte
dei quali di eta' compresa tra i 31 e i 40 anni.
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