Sarà disponibile a partire dal
prossimo mese di maggio un corso di formazione on-line sulla
medicina di montagna dedicato ai professionisti dell'alta quota,
come guide alpine, pisteurs secouristes, guide escursionistiche
naturalistiche, maestri di sci. Lo ha annunciato Jean Pierre
Fosson, direttore di Fondazione montagna sicura (Fms), durante
una conferenza stampa sul progetto 'Cime', che si propone di
sperimentare nuove soluzioni di telemedicina tra Valle d'Aosta e
Vallese (Svizzera). "Più abbiamo persone formate - ha
sottolineato Fosson - più potranno prevenire incidenti e salvare
vite".
"Sarà - ha detto Fosson - una formazione di altissimo livello,
che vedrà la partecipazione di medici dell'Usl della Valle
d'Aosta ma anche del resto d'Italia e del Vallese". La campagna
promozionale inizierà ad aprile e l'obiettivo per la formazione
online è "proseguire nei cinque anni successivi". I moduli, con
tanto di video e quiz, dureranno 30-40 minuti e analizzeranno
'contesto', 'anatomia/fisiologia', 'sintomi/diagnostica' e
'trattamenti'.
"Cime - ha ricordato Guido Giardini, direttore sanitario Usl e
presidente Fms - è un acronimo che sta per cooperazione per
l'innovazione della medicina di montagna. Si inserisce in un
filone che rappresenta anni di lavoro. Sono ormai 15 anni che
lavoriamo con questi partner sulla telemedicina. Si inserisce
anche sullo sviluppo della sanità digitale nel post covid, come
anche previsto dal Pnrr. Si tratta di sviluppare protocollo
comuni, in territori confinanti, simili, con le stesse
problematiche a livello sanitario". Si tratta, ha detto Massimo
Uberti, direttore generale Usl, di un "progetto a cui lavoriamo
da tempo. Crediamo che al di là del valore progetto stesso, la
rete sia nelle corde della nostra Asl, che si trova in una
regione montagna ed è uno snodo tra le altre regioni italiane e
quelle a noi confinanti".
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