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Rezza: 'Sale la pressione sugli ospedali ma le intensive restano basse'

Rezza: 'Sale la pressione sugli ospedali ma le intensive restano basse'

Sono 100.690 i nuovi positivi e 105 morti nelle ultime 24 ore

ROMA, 09 luglio 2022, 09:47

Redazione ANSA

ANSACheck

Rezza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rezza - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rezza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono 100.690 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. Ieri i contagiati erano stati 107.240. Le vittime sono invece 105 in aumento rispetto alle 94 di ieri.

Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 371.874 tamponi con il tasso di positività che si attesta 27%, stabile rispetto a ieri. Sono 361 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 18 in più rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri sono 51. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.632, 80 in più di ieri. Gli italiani positivi al Coronavirus sono attualmente 1.247.222, in continua crescita negli ultimi giorni (+48.525). Lo evidenziano i dati del ministero della Salute. In totale sono 19.259.037 i contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 168.969. I dimessi e i guariti sono 17.842.846, con un incremento di 53.233.

I contagi del Covid sono 100 volte superiori di un anno fa

Sono 9 le Regioni/PA classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza - secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia di Covid-19: Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto. Poi la Toscana compare con una dicitura "non valutabile (equiparato a rischio alto)". Le altre 12 regioni sono con rischio moderato. Nessuna è a rischio basso.

I DATI DEL MONITORAGGIO SETTIMANALE DELL'ISS E MINISTERO DELLA SALUTE, IL COMMENTO DI REZZA

 

Covid: Rezza, sale congestione ospedali ma intensive basse

"C'è un aumento della congestione delle strutture ospedaliere anche se per fortuna il tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva è ancora relativamente basso. Data l'elevata velocità di circolazione virale, il fatto che d'estate ci sono sempre grandi eventi e grandi aggregazione di persone è bene mantenere dei comportamenti prudenti e soprattutto usare la mascherina in caso di grandi aggregazioni". Lo ha detto il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, commentando in un video i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. 

"E ricordiamo - ha proseguito Rezza - che possiamo proteggere le persone più fragili e più anziane dalle forme gravi di malattia grazie alla seconda dose booster di vaccino".

Ancora in aumento, infatti, indice di trasmissibilità e incidenza dei casi Covid: nel periodo 15 giugno - 28 giugno 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,40 (range 1,36-1,46), in aumento rispetto alla settimana precedente quando era 1,30 ed oltre la soglia epidemica. Boom dell'incidenza settimanale a livello nazionale: 1071 ogni 100.000 abitanti (1-7 luglio 2022) rispetto a 763 ogni 100.000 abitanti rispetto alla settimana precedente. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia di Covid-19. 

Aumentano i ricoveri per Covid-19 sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 7 luglio) rispetto al 2,6% (dato al 30 giugno). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,3% (rilevazione al 30 giugno) rispetto il 10,3% di una settimana prima, evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia di Covid-19.

Sono 11 le regioni che registrano questa settimana un'incidenza dei casi di Covid superiore a 1000 per 100mila abitanti rispetto a una media nazionale di 1071 per il periodo 1-7 luglio: Campania al 1482,5, Puglia al 1320,5, Abruzzo al 1291,6, Umbria al 1275,8, Lazio a 1250,9, Veneto a 1184,8, Sicilia a 1147,5 (con un ricalcolo dei dati relativi alla settimana precedente), Marche a 1133,2, Sardegna a 1125,5, Basilicata a 1101,5 ed Emilia Romagna 1045,9. Emerge dalla scheda sugli indicatori decisionali allegata al monitoraggio settimanale che l'ANSA ha visionato. Nessun regione secondo il monitoraggio è classificata a rischio basso.

"Credo che in queste giornate in cui il numero dei casi è piuttosto elevato bisogna avere più precauzione e più prudenza, questo lo chiediamo a tutti in modo particolare, nei luoghi al chiuso resta raccomandata la mascherina e i più fragili possono fare la quarta dose. Già oggi le persone con più di 80 anni e quelle che vivono nelle Rsa possono fare il richiamo. Non aspettate settembre ma fate subito la dose di richiamo". E' quanto afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di un evento della Polizia.

"Accade che lavativi seriali, positivi al test #COVID19, non lavorino per settimane, sebbene asintomatici. Così si distrugge il Paese". Lo scrive su Twitter Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi e direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell'Irccs ospedale San Raffaele. Quasi tutti polemici i commenti: "E dopo il virus morto, quelli che si contagiano per non lavorare. Non siamo un paese serio", "Basta colpevolizzare il singolo. Fino a ieri bisognava chiudersi in casa anche solo per sospetta positività per tutelare gli altri. Se non lo facevi eri considerato un delinquente. Ora se lo fai sei un lavativo. Forse sarebbe tempo di essere coerenti". A Zangrillo risponde anche il collega virologo Roberto Burioni: "C'è molto trambusto riguardo a un tweet del mio amico @azangrillo che si esprime sulla durata dell'isolamento con la sua - diciamo così - usuale energia dialettica. Non voglio neanche sfiorare la polemica sui lavativi che non mi interessa, ma Alberto, forse involontariamente, pone un problema estremamente importante che dovrebbe essere scientificamente all'ordine del giorno e non lo è". "Ovviamente - scrive Burioni - non possiamo lasciare in circolazione persone contagiose; allo stesso tempo non possiamo permetterci - come società - di privarci del lavoro di troppe persone per un eccesso di precauzione. Dopo i vaccini e gli antivirali è giunto il momento di capire come unire le esigenze di sicurezza sanitaria con quelle economiche, sociali e culturali del Paese. Come bilanciarle è compito esclusivo della politica: ma i dati sui quali decidere - conclude il virologo - deve fornirli la scienza".

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