Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In Italia servono 300 centri per l'ictus, ne mancano 100

In Italia servono 300 centri per l'ictus, ne mancano 100

Esperti, 'solo 37% pazienti trattato con tecniche avanguardia'

ROMA, 20 giugno 2022, 09:43

Redazione ANSA

ANSACheck

In Italia servono 300 centri per l 'ictus,ne mancano 100 - RIPRODUZIONE RISERVATA

In Italia servono 300 centri per l 'ictus,ne mancano 100 - RIPRODUZIONE RISERVATA
In Italia servono 300 centri per l 'ictus,ne mancano 100 - RIPRODUZIONE RISERVATA

In Italia mancano almeno 100 centri per l'ictus, che colpisce oltre 100mila persone ogni anno: ne servirebbero 300 in tutto il Paese, ma al momento ce ne sono 190 e per l'80% sono concentrate nelle regioni del Nord. Inoltre solo il 37% dei pazienti viene curato con tecniche all'avanguardia. A lanciare l'allarme sono gli esperti della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE), riuniti in occasione del congresso 'Rome Peripheral Interventions' che si chiude oggi a Roma.
 

Secondo gli esperti sono "ancora poche le Stroke Unit dove trovare tutte le terapie migliori per l'ictus. Meno della metà delle vittime dell'ictus riceve cure adeguate e tempestive e meno del 40% viene trattato con la trombectomia intracranica, l'intervento più all'avanguardia per la riapertura dei vasi occlusi da eseguire fino a 16/24 ore dall'esordio clinico".

La trombectomia intracranica è una tecnica sicura e in grado di ridurre la disabilità residua dopo un ictus - si spiega in una nota - Questo sistema 'libera' i vasi ostruiti attraverso una procedura percutanea, ed è oggi una valida alternativa alla trombolisi con farmaci anche perché ha una finestra di intervento più lunga, fino a 16/24 ore dalla comparsa dei sintomi in pazienti adeguatamente selezionati con studio di perfusione, contro le 4,5-9 ore al massimo della trombolisi endovenosa. Una differenza di tempo fondamentale per i pazienti.

"L'ictus cerebrale rappresenta la prima causa di invalidità nel mondo, la seconda causa di demenza e la terza causa di mortalità nei paesi occidentali - afferma Giovanni Esposito, presidente GISE -. In Italia si registrano ogni anno poco più di 100mila casi di ictus, dei quali circa un terzo porta al decesso nell'arco di un anno e circa un terzo a invalidità seria o significativa: oggi quasi un milione di italiani convive con le conseguenze invalidanti di un ictus cerebrale, sempre più irreversibili e gravi all'aumentare del tempo trascorso prima di un intervento che elimini l'occlusione di un'arteria cerebrale.

Questo evento, che interrompe il flusso di sangue a un'area più o meno vasta del cervello ed è causa di circa l'80% dei casi di ictus, può essere risolto con una trombolisi, ovvero con farmaci specifici che 'sciolgano' il coagulo, o con la trombectomia, un intervento di rivascolarizzazione che si esegue per via percutanea, attraverso l'inserimento di speciali cateteri per via femorale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza