Mario, 43 anni, tetraplegico e
immobilizzato da oltre 10 anni dopo un grave incidente stradale,
da 15 mesi si batte per accedere alla morte medicalmente
assistita e insieme all'Associazione Luca Coscioni, ha
denunciato l'Azienda sanitaria unica delle Marche (Asur) e il
Comitato Etico della Regione Marche (Cerm) per il reato di
tortura. L'esposto penale segue le diffide inviate nelle scorse
settimane affinché l'Asur provvedesse a effettuare le verifiche
sul farmaco (in sede di reclamo il Tribunale di Ancona aveva
disposto che Mario venisse sottoposto a verifica delle
condizioni per accedere al suicidio assistito) e le relative
modalità di somministrazione, ed il Comitato etico completasse
il proprio parere.
Il 43enne, ex autotrasportatore residente in provincia di
Ancona, ha deciso di "denunciare penalmente gli ostruzionismi e
le omissioni che continuano ad ostacolare l'accesso ad un
diritto costituzionale", "sancito dalla Corte costituzionale con
la sentenza Cappato/Antoniani". Oggi, tramite il suo collegio
legale che comprende l'avv. Filomena Gallo, segretaria dell'Ass.
Coscioni, ha presentato un altro esposto alla Procura di Ancona.
Dopo aver scritto una lettera aperta indirizzata a Asur,
Comitato Etico Marche, ministro della Salute Roberto Speranza e
premier Mario Draghi, ha denunciato i vertici dell'azienda
sanitaria unica regionale Marche e quelli del Comitato etico per
il reato di tortura.
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