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Cosmetici, non sempre l'etichetta indica gli allergeni

Cosmetici, non sempre l'etichetta indica gli allergeni

Consiglio d'Europa, problemi con almeno 10% dei 932 prodotti testati tra 2018 e 2020

STRASBURGO, 17 dicembre 2020, 10:38

Redazione ANSA

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cosmetici - RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Alcuni prodotti cosmetici venduti in Europa contengono ancora livelli eccessivi di fragranze che generano allergie": è quanto si legge in uno studio condotto da una rete di laboratori specializzati coordinati dall'Edqm (direzione europea per la qualità dei medicinali e la salute), organo del Consiglio d'Europa.

Dai test condotto tra il 2018 e il 2020 su 932 cosmetici - prodotti per la pelle, capelli, labbra, oltre che deodoranti e profumi - è emerso che il 7,7% non rispetta la legislazione europea perché le etichette non indicano i composti profumati allergenici presenti, oppure riportano dosi minori di queste sostanze. Inoltre i laboratori hanno scoperto che un altro il 3,1% dei cosmetici 'senza profumo' contengono invece composti profumati.

 I problemi più comuni emersi durante i test riguardano la presenza del linalolo, dell' alcool benzilico e del limonene, tutte sostanze che, in base alla regolamentazione Ue del 2009 sui cosmetici, devono essere riportate sulle etichette se la loro quantità supera una certa soglia.
Strasburgo indica che i prodotti "meno rispettosi della legge" sono i profumi - il 41% di quelli testati conteneva composti allergenici. "La presenza di composti profumati nei prodotti cosmetici, combinata con le false dichiarazioni su prodotti venduti come 'senza profumo' rappresentano un pericolo per la salute dei consumatori perché queste sostanze possono causare gravi reazioni allergiche", spiega l'Edqm.

"I composti profumati allergenici sono tra le principali cause della sensibilizzazione della pelle e un corretto etichettaggio è un prerequisito per prevenire le reazioni allergiche", specifica Strasburgo. "Riuscire a garantire che i prodotti cosmetici rispettino la regolamentazione è essenziale se si vogliono evitare potenziali rischi per la salute", dichiara Susanne Keitel, direttore dell'Edqm.

"I problemi rilevati da questo studio dimostrano la necessità di continuare ad assicurare una stretta collaborazione tra i laboratori ufficiali per il controllo dei cosmetici", aggiunge Keitel. La rete di laboratori coordinata dall'Edqm è stata creata 10 anni fa per aumentare la protezione dei consumatori attraverso un rafforzamento della sorveglianza sui cosmetici a livello europeo. Attualmente la rete è composta da oltre 50 laboratori - vi partecipano strutture in 21 paesi Ue, tra cui l'Italia - che attraverso una cooperazione rafforzata riescono ad aumentare le loro capacità d'analisi e di controllo. 
   

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