(ANSA) - TRIESTE, 01 SET - La cura della salute mentale è
stata trascurata durante i giorni del lockdown, nonostante abbia
rappresentato un esempio per il sistema sanitario nazionale
nella gestione dei pazienti. Lo ha sostenuto il Direttore DSM di
Modena e membro del Comitato di esperti del Consiglio dei
Ministri, Fabrizio Starace, ospite della conferenza "COVID-19 e
salute mentale: l'impatto della pandemia su utenti, famiglie e
servizi" svoltasi oggi nell'ambito del Festival Science in the
City - ESOF2020.
"Anche nel corso della crisi pandemica abbiamo registrato uno
iato nelle politiche pubbliche per la salute fisica e mentale: a
dispetto delle evidenze e dei protocolli derivanti dalle
epidemie precedenti, la sofferenza psichica è stata posta in
coda", ha affermato Starace.
Secondo lo psichiatra, il Covid-19 ha però permesso anche
di imparare alcune lezioni, tra le quali quella derivante dalla
gestione dei dipartimenti di salute mentale in alternativa alle
grandi concentrazioni che invece caratterizzano le strutture per
persone disabili, anziani e con dipendenze.
"Queste strutture hanno mostrato massima vulnerabilità al
virus - ha spiegato - e vanno profondamente riprogrammate,
riaffermando la scelta della dimensione relazionale con piccoli
numeri".
In merito all'uso degli strumenti telematici, Starace
ritiene che si debba "stare attenti alla tentazione di un
intervento sostitutivo invece che di integrazione" e che
"andranno garantiti tutti i principi della privacy". (ANSA).
