Con quattro stabilimenti in cui
produce farmaci destinati all'Italia e a tutto il mondo, Sanofi
ha una presenza industriale radicata nel nostro Paese, dove
investe quasi 40 milioni l'anno nel comparto della produzione. A
fare il punto sull'azienda farmaceutica è Hubert de Ruty,
presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia, e
promotore del Manifesto presentato oggi a Roma, in cui le
aziende chiedono al governo un piano strategico per garantire,
anche nel futuro, la competitività della produzione farmaceutica
in Italia.
Multinazionale a capitale francese che conta oltre 100.000
collaboratori in più di 100 Paesi, con 145 nazionalità
rappresentate, Sanofi in Italia è una delle principali realtà
industriali del settore farmaceutico con una presenza radicata
su tutto il territorio. "Con un fatturato di oltre 1,4 miliardi
di euro nel 2018 e circa 2.400 persone tra dipendenti e
collaboratori, che arrivano a 6000 se si considera anche
l'indotto, genera in Italia un contributo al PIL pari a circa
650 milioni di euro", precisa de Ruty. Quattro i suoi siti
produttivi distribuiti sul territorio nazionale: Anagni
(Frosinone), Origgio (Varese), Scoppito (L'Aquila) e Brindisi.
Questa presenza industriale, prosegue, "comporta una media di
investimenti industriali di 40 milioni l'anno, finalizzati ad
accrescere e migliorare la performance industriale, a ridurre
consumi ed emissioni CO2 e a migliorare le tecnologie per
rispondere alle crescenti richieste degli enti regolatori". A
questi si aggiungono i circa 12 milioni investiti annualmente in
ricerca, conclude de Ruty, principalmente in immunologia,
vaccini, malattie cardiovascolari e rare.
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