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Oms, su migranti falsi miti, non portano malattie

Oms, su migranti falsi miti, non portano malattie

Si ammalano dopo arrivo in Ue. Meno numerosi di quanto si pensi

ROMA, 21 gennaio 2019, 13:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quello che 'i migranti portano le malattie' è un falso mito, mentre è forte il rischio che la loro salute peggiori una volta arrivati nei paesi di destinazione a causa delle cattive condizioni in cui vivono. Altro falso mito è che siano sempre più numerosi, mentre nei 54 paesi compresi nell'area dell'Oms-Europa sono appena il 10% della popolazione.
    E' quanto evidenzia il primo rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulla salute dei migranti e dei rifugiati in Europa presentato oggi a Ginevra.
    Il documento, realizzato in collaborazione con l'Istituto Nazionale salute, Migrazioni e Povertà (INMP) italiano, si basa sui dati di oltre 13mila documenti raccolti nei 54 paesi che fanno parte della regione Europa dell'Oms. Il primo falso mito, si legge, è nel numero dei migranti, che oggi in tutta la regione sono appena il 10% della popolazione, mentre in alcuni paesi europei la popolazione pensa che siano 3 o 4 volte di più.
    Dal punto di vista sanitario poi, la salute delle persone che arrivano è buona. Il rischio di malattie non trasmissibili, come tumori o problemi cardiaci, è più basso che nella popolazione generale, ma aumenta all'aumentare del periodo di permanenza a causa del mancato accesso ai servizi sanitari e delle condizioni igieniche spesso insufficienti.
    "Anche per le malattie infettive l'aneddotica non corrisponde alla realtà - sottolinea Santino Severoni, coordinatore del programma Oms Europa sulla migrazione e la salute -. E' vero che lo spostamento delle popolazioni viene considerato una fonte di rischio, e per questo c'è un monitoraggio, ma riguarda tutti gli spostamenti. Si pensi ai 400mila che sono arrivati via mare in Italia nel 2016 e ai 20 milioni di passeggeri dell'aeroporto di Fiumicino. La verità è che anche quando arrivano persone con infezioni l'evento è così sporadico che non costituisce un problema per la salute pubblica, come dimostra il fatto che non abbiamo mai registrato un contagio alla popolazione residente".
   

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