Oltre mezzo miliardo di bambini
frequenta scuole dove non c'è acqua potabile, e più di 600
milioni non hanno accesso a servizi igienici. A dirlo è un
rapporto firmato dall'Unicef e dall'Organizzazione Mondiale
della sanità (Oms).
Diffuso in occasione della settimana mondiale dell'acqua in
corso a Stoccolma, il rapporto evidenzia che su scala globale il
31% delle scuole non è raggiunto da acqua pulita, che quindi non
è a disposizione di 570 milioni di bambini. Nel 34% delle
scuole, frequentate da 620 milioni di giovanissimi, mancano i
bagni o non sono funzionanti. In quasi una scuola su due (47%,
circa 900 milioni di bambini) non ci sono prodotti igienici come
il sapone.
La situazione più grave è nei Paesi meno sviluppati, dove
circa la metà dei bambini non ha acqua potabile né servizi
igienici e sanitari a scuola. L'impatto maggiore, poi, è sulle
scuole materne ed elementari, e dunque si riflette sui più
piccoli e vulnerabili. La diarrea causata da acqua sporca e
mancanza di servizi igienici uccide infatti un bambino sotto i 5
anni ogni due minuti.
In base ai dati, un terzo delle scuole elementari non mette a
disposizione acqua pulita e bagni, rispetto a un quarto delle
scuole secondarie.
"Se l'istruzione è la chiave per aiutare i bambini a sfuggire
alla povertà, l'accesso all'acqua e ai servizi igienici è la
chiave per aiutare i bambini a massimizzare la loro istruzione
in modo sicuro. Trascurare questo significa essere incuranti del
benessere e della salute dei bambini", ha detto Kelly Ann
Naylor, responsabile dell'Unicef per acqua e servizi
igienici.
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