Un fumetto per insegnare a combattere il cancro: è il volume 'Avventure di Neo', realizzato dagli allievi della Scuola Italiana di Comix e Fondazione melanoma.
"Per far comprendere a tutti i cittadini i passi in avanti nei trattamenti, abbiamo pubblicato il terzo volume delle 'Avventure di Neo', un fumetto dark - spiega Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e Direttore Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell'Istituto Nazionale Tumori 'Pascale' di Napoli -. Vogliamo andare oltre i mezzi di comunicazione tradizionali e il fumetto rappresenta uno strumento particolarmente efficace per trasmettere in modo chiaro e diretto i messaggi utili per la ricerca e la prevenzione. Nelle prime due pubblicazioni infatti abbiamo spiegato le regole fondamentali per esporsi al sole senza rischi per la pelle". Il terzo volume è presentato oggi a Napoli presso la Scuola Italiana di Comix.
I contenuti del fumetto "sono validati dalla Fondazione Melanoma - afferma Mario Punzo, Direttore della Scuola Italiana di Comix -. Per cui, anche se espressi in chiave avventurosa, sono studi e scoperte di importanza internazionale. Allievi e professionisti della scuola collaborano alla realizzazione di fumetti, calendari e animazioni, utili per conoscere e imparare a difendersi da questa malattia. Oggi presentiamo il terzo volume e abbiamo già in programma una raccolta dei fumetti e una versione in inglese visto il grande interesse che questi prodotti editoriali stanno riscuotendo". Sul fronte delle terapie, dopo le prime due 'ondate' rappresentate dalla chemioterapia e dalle terapie mirate, "stiamo assistendo a un vero e proprio 'tsunami' nel trattamento del cancro grazie alla progressiva estensione dell'efficacia dell'immuno-oncologia che - conclude Ascierto - stimola il sistema immunitario contro la malattia".
In particolare nel melanoma la combinazione di due molecole immuno-oncologiche, nivolumab e ipilimumab, che sbloccano i ‘freni’ del sistema immunitario, ha evidenziato risultati importanti. Il 58% dei pazienti trattati con questa combinazione è vivo a tre anni, si tratta di un dato senza precedenti che rende concreta la possibilità di cronicizzare il melanoma in più della metà dei casi perché sappiamo che dopo 36 mesi le percentuali di sopravvivenza si mantengono stabili nel tempo”.
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