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40 mln malati di depressione in Europa, serve una rete per combatterla

40 mln malati di depressione in Europa, serve una rete per combatterla

Domani Giornata mondiale. Solo un terzo di chi ha bisogno si rivolge allo specialista

06 aprile 2017, 14:22

Redazione ANSA

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40 mln malati di depressione in Europa, serve rete per combatterla - RIPRODUZIONE RISERVATA

40 mln malati di depressione in Europa, serve rete per combatterla - RIPRODUZIONE RISERVATA
40 mln malati di depressione in Europa, serve rete per combatterla - RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO - "E' fondamentale costituire una rete per combattere la depressione". Lo dice il presidente della Società Italiana di Psichiatria (Sip), Claudio Mencacci, in occasione del 7 aprile, Giornata mondiale della Salute, dedicata proprio al 'male oscuro', suggerendo la promozione di "percorsi diagnostici e terapeutici in collaborazione con la Medicina Generale, la pediatria, la scuola, gli ambienti di lavoro".

Oggi gli italiani con depressione sono tra il 4,4 e il 7%, oltre 3 milioni, secondi solo alla Germania. In Europa il numero supera i 40 milioni. E nel 2030, dicono le proiezioni Sip, la depressione sarà "la prima malattia più invalidante al mondo con altissimi costi sociali e forte impatto economico". Eppure non è più un male 'oscuro'. Oggi si dispone di molti strumenti efficaci per sconfiggerla: non solo cure sempre più innovative, ma anche psicoterapie, terapie somatiche combinate tra di loro o poste in modalità sequenziale.

Nonostante queste opportunità, pochi giungono a diagnosi e terapia: solo 1/3 di coloro che ne avrebbe necessità. E tra questi, molti ancora non mantengono una adeguata aderenza alle cure, esponendosi a ricorrenze e all'aumento del rischio di cronicizzazione. La depressione, inoltre, è più accentuata nelle persone con condizioni socio economiche e scolarità basse. Sono maggiormente esposte le persone che hanno subito abusi, bullismo, violenza, separazioni, divorzi, con una storia familiare che li predispone o patologie croniche come diabete, ipertensione, cardiopatie, malattie endocrine e autoimmuni. "In tutti costoro - precisa Mencacci - è fondamentale individuare le persone a basso, medio, alto rischio sui quali attuare interventi mirati".

Ma a entrare nel vasto scenario della depressione è oggi anche l'Osservatorio nazionale per la salute della donna (Onda). Perché la depressione è più diffusa nel genere femminile, con una percentuale doppia in tutte le fasi dei cicli vitali (menarca, perinatale, periclimaterio). E Onda ritiene siano maturi i tempi per un Piano nazionale di lotta alla Depressione che evidenzi i bisogni e indichi il percorso da seguire. "Per questo - dice Francesca Merzagora, Presidente Onda - la Giornata nazionale della salute della donna istituita dal Ministro sarà anche dedicata alla depressione. E dal 18 al 24 aprile, la popolazione femminile con problemi di depressione potrà fruire di visite e colloqui in 152 Ospedali italiani. Obiettivo: avvicinare alle cure e superare lo stigma".

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