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Fatica cronica, un prelievo per la diagnosi. Sviluppato il test

Fatica cronica, un prelievo per la diagnosi. Sviluppato il test

Basato sull'intelligenza artificiale, ha il 91% di accuratezza

ROMA, 13 settembre 2023, 10:41

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

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La diagnosi della sindrome da fatica cronica (anche detta encefalomielite mialgica) potrebbe presto essere eseguita con un prelievo di sangue grazie a un test accuratissimo (diagnosi corretta nel 91% dei casi) messo a punto in un lavoro pubblicato sulla rivista Advanced Science e condotto da Karl Morten della University of Oxford e The Women Centre, John Radcliffe Hospital, Headley Way, Headington, Oxford.
    Si tratta di una condizione medica molto debilitante caratterizzata dal sentirsi affaticati in maniera patologica.
    Poiché è difficile da diagnosticare, alcuni clinici restano scettici sul fatto che si tratti di una malattia reale. In questo nuovo sforzo, il team di ricerca ha sviluppato un test apparentemente semplice per la condizione. Ritenendo la causa principale del disturbo un problema legato alla funzione energetica delle cellule, i ricercatori hanno cercato un modo per testare tale funzione utilizzando strumenti già esistenti.
    Hanno concentrato i loro test sulle cellule del sangue periferico, come i linfociti T, i monociti e i linfociti.
    Ricerche precedenti avevano suggerito che queste cellule potrebbero svolgere un ruolo nella sindrome. Il team ha usato la spettroscopia Raman, che viene di solito utilizzata dai chimici per identificare le molecole presenti in un certo campione.
    Funziona confrontando le modalità di vibrazione delle molecole.
    Gli scienziati hanno testato campioni di sangue di 61 pazienti affetti dalla sindrome e 16 senza, trovando una chiara differenza. Ispirati dai loro risultati, hanno sviluppato un'applicazione di intelligenza artificiale per elaborare i risultati su un gran numero di persone e poi hanno testato il loro sistema su 2.000 cellule provenienti da altri 98 pazienti.
    Hanno scoperto che il sistema ha un'accuratezza del 91%. Il prossimo passo sarà convalidare il test su campioni più ampi di individui.
   

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