La fiamma olimpica è stata
ufficialmente consegnata alla delegazione di Tokyo nel corso di
una cerimonia ridotta, e in uno stadio semi-deserto a causa
dell'emergenza coronavirus, prima di arrivare in Giappone nella
giornata di venerdì. L'evento si è svolto intorno a mezzogiorno
allo stadio Panatenaico di Atene, senza la presenza dei due
atleti nipponici selezionati, la lottatrice Saori Yoshida e il
judoka Tadahiro Nomura - entrambi medaglie d'oro ai giochi di
Atene nel 2004. Al loro posto è stato organizzato un video
messaggio, assieme a quello del presidente del Comitato
organizzatore dei giochi, Yoshiro Mori, che ha ancora una volta
ha ribadito la volontà del Giappone di ospitare i giochi secondo
il calendario previsto, con l'accensione della fiaccola come da
programma il 24 luglio allo Stadio olimpico di Tokyo.
Al posto dei due atleti, c'era la nuotatrice olimpica
giapponese e residente ad Atene, Naoko Imoto. La fiamma olimpica
arriverà nella giornata di venerdì nella base aerea militare di
Matsushima, nella prefettura di Miyagi, uno dei luoghi
maggiormente colpiti dal triplice disastro del marzo 2011. La
fiamma verrà dunque esposta per due giorni nelle regioni di
Iwate e Fukushima per poi iniziare il suo viaggio lungo le 46
prefetture dell'arcipelago con partenza il 26 marzo dal
J-Village di Fukushima, il luogo usato come centro di controllo
durante l'emergenza del disastro nucleare. Per contenere il
rischio una diffusione dei contagi del coronavirus l'evento per
il benvenuto della fiamma olimpica che prevedeva la presenza di
200 bambini delle scuole elementari è stato cancellato. Almeno
fino al primo aprile, inoltre, gli organizzatori hanno chiesto
al pubblico di evitare assembramenti eccessivi di persone lungo
il tragitto.
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