Cascate, foreste, ghiacciai,
paesaggi incontaminati: la natura ha un effetto "calmante" sui
detenuti anche se non vissuta direttamente ma se mostrata
attraverso immagini e video. Lo suggerisce uno studio
dell'Università dello Utah che ha condotto un esperimento su
persone recluse, in isolamento, in un carcere dell'Oregon.
Le immagini di paesaggi naturali, spiegano i ricercatori
sulla rivista Frontiers in Ecology and the Environment, se
mostrate a persone prive di accesso alla natura, possono ridurne
la tensione, la rabbia e possono quindi rendere più facili da
sopportare alcuni degli ambienti più duri di un carcere, come le
celle di isolamento in una struttura di massima sicurezza.
I ricercatori hanno seguito per un anno i detenuti in
isolamento in un carcere dell'Oregon sottoponendo alla metà di
essi video di ambienti naturali più volte alla settimana. Questo
gruppo di detenuti, secondo le analisi svolte, è risultato il
26% in meno incline a commettere infrazioni violente.
Gli autori indicano che i benefici delle immagini naturali
potrebbero estendersi anche ad altre persone prive, per per vari
motivi, di accesso alla natura, ad esempio a chi si trova in
istituti di cura o nelle caserme militari. Gli scienziati hanno
poi stretto due collaborazioni col National Geographic e con la
Nasa per portare nelle carceri non solo video naturali
distensivi, ma anche esperti in astrobiologia e le immagini dei
telescopi spaziali come Hubble.
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