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Ideato test per distinguere Alzheimer da altra forma demenza

Ideato test per distinguere Alzheimer da altra forma demenza

Metodo low cost e non invasivo creato da italiani

ROMA, 27 luglio 2017, 11:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Scienziati italiani hanno ideato un metodo facile ed economico per diagnosticare l'Alzheimer distinguendolo da un'altra forma di demenza piuttosto diffusa, quella fronto-temporale che si stima rappresenti dal 10 al 15% di tutti i casi di demenza. Si tratta di registrare la risposta cerebrale a una piccola e impercettibile stimolazione inviata dall'esterno con una sonda.
    È il risultato di una ricerca svolta presso l'università di Brescia, diretta da Barbara Borroni e pubblicata su Neurology, coinvolgendo 79 persone con probabile Alzheimer, 61 con probabile demenza frontotemporale, 32 coetanei senza alcun segno di demenza. Attualmente è difficile discriminare tra le due forme di demenza, perché i sintomi sono simili: si può farlo con esami costosi come la Pet o invasivi come la puntura lombare. Il nuovo metodo semplice e non invasivo si basa sull'utilizzo della stimolazione magnetica transcranica, che consiste nell'inviare, tramite una sonda, una stimolazione magnetica ad aree precise del cervello.
    Il punto è che, spiega all'ANSA Borroni, "nel cervello ci sono diversi tipi di neuroni che rilasciano diversi messaggeri chimici (neurotrasmettitori): ad esempio neuroni che rilasciano glutammato, neuroni che rilasciano acetilcolina etc". Con la TMS è possibile vedere se queste diverse famiglie di neuroni funzionano bene e discriminare tra le malattie perché per esempio "l'Alzheimer è legato a un deficit di rilascio di acetilcolina", spiega, rilevabile con la TMS.
    "Quello che facciamo - precisa l'esperta - è registrare la risposta alla stimolazione e in base ad essa valutiamo, appunto, l'integrità dei diversi neurotrasmettitori" discriminando tra le diverse forme di demenza.
    "Se questi risultati saranno replicati in studi più ampi - conclude - i clinici potrebbero essere presto in grado di diagnosticare con facilità e rapidità la demenza frontotemporale con questo metodo non invasivo".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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